No ai parcheggi, si alla rigenerazione urbana

Arriverà in Consiglio comunale la proposta della Giunta Conti su parcheggi e “usi temporanei”.
In quella sede ci opporremo a questo uso improprio di uno strumento che la legge prevede invece per progetti di rigenerazione urbana che favoriscano lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale.

In Italia non mancano esempi di applicazioni virtuose di questo strumento e di buone pratiche a cui anche la nostra amministrazioni potrebbe ispirarsi, chiaramente adattandole ai bisogni concreti e alle caratteristiche del contesto (qui alcuni esempi: https://progettobastia.it/2023/12/urbanistica-temporanea/ ).
Invece, ancora una volta, si porta avanti la logica del cemento e dell’assenza di qualsiasi progetto di transizione sostenibile verso altri modelli di mobilità che non siano completamente incentrati sull’uso dell’auto privata, ma che rendano realmente accessibili e preferibili altre forme di trasporto. Per fare questo si potrebbe iniziare, ad esempio, da atti semplici e di ordinaria amministrazione come rendere sicure e adeguate le fermate degli autobus, in una città in cui le pensiline sono solo 78, a fronte di un numero di fermate pari 535 (https://unacittaincomune.it/ordine-del-giorno…/).
Con il nostro intervento in Consiglio di domani porteremo proposte concrete per una riqualificazione urbana di reale utilità sociale.

Rifiutiamo la logica del cemento, e anche quella delle operazioni di riqualificazione di facciata mirate solo a soddisfare interessi privati e mire speculative, e inevitabilmente destinate a produrre processi di gentrificazione, come mostra l’esempio emblematico della ex caserma Artale (https://unacittaincomune.it/ex-caserma-artale-successo…/)

La città rigenerata non è certo quella degli interessi privati e del cemento, ma è quella che restituisce spazi e luoghi alla cittadinanza, utilizzando le risorse pubbliche per un reale uso sociale e una reale risposta ai bisogni collettivi.

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