No al testo unico sulla rappresentanza

No al sequestro delle libertà sindacali

Il 10 gennaio 2014 la segreteria della CGIL insieme a CISL, UIL e Confindustria ha sottoscritto il Testo Unico sulla Rappresentanza: accordo pessimo che mina i diritti sindacali dei lavoratori, alla stregua del modello Pomigliano imposto da Marchionne in FIAT, che aveva estromesso la FIOM perchè non si era piegata ai diktat dell’azienda e al ricatto fra lavoro o diritti, rifiutandosi di firmare l’accordo imposto dall’azienda ai lavoratori.

Un accordo grave perchè, invece di garantire ai lavoratori la possibilità di decidere sugli accordi che li riguardano ed ai diversi sindacati il giusto peso nella contrattazione, “sequestra la libertà sindacale, stravolgendo il senso della partecipazione”, come affermato dal giurista Stefano Rodotà, che mette in dubbio la costituzionalità stessa dell’accordo.

I punti critici dell’accordo sono infatti molti e pesanti: solo i sindacati firmatari di questo accordo possono partecipare alla contrattazione e godere dei diritti sindacali; gli accordi firmati a maggioranza vengono applicati a tutti i lavoratori e ci sono sanzioni verso sindacati e delegati di fabbrica che disobbediscono a questi accordi; ogni accordo firmato deve essere approvato da un collegio arbitrale costituito per metà dagli imprenditori e per metà dai sindacati firmatari.

Quindi il diritto individuale di sciopero ed il diritto di scegliersi il sindacato a cui aderire vengono cancellati, andando contro la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 2013, che aveva riammesso la Fiom in Fiat affermando che la scelta del singolo lavoratore sul sindacato da cui vuole essere rappresentato non può essere limitata da alcun accordo o contratto.

Inoltre il ruolo del sindacato indipendente viene completamente cancellato perchè gli accordi devono in primis piacere alle aziende e ai sindacati firmatari di questo accordo.

Crediamo che tutto ciò sia molto grave. Così come in politica si vogliono restringere gli spazi di rappresentanza con leggi elettorali ultramaggioritarie che eliminano la possibilità di dissentire, nel mondo del lavoro si cerca di impedire a sindacati, ai lavoratori ed ai loro rappresentanti la possibilità di fare una contrattazione seria e di opporsi a provvedimenti ed accordi ritenuti ingiusti.

Condividi questo articolo

Lascia un commento