In questi giorni alle dirigenze e alle segreterie delle scuole pisane sta arrivando una comunicazione dell’Ufficio Scolastico Regionale toscano firmata direttamente dalla dirigente dell’ambito territoriale pisano. La missiva altro non è che la segnalazione e l’invito a … un compleanno.
Solo che il festeggiato/a deve essere particolarmente importante se per segnalare la festa si scomoda addirittura l’USR la massima autorità scolastica regionale, solo un gradino sotto al ministero dell’istruzione.
No, è inutile riprendere dalla memoria le temutissime feste delle medie. A compiere gli anni è niente po’ po’ di meno che l’Aeronautica Militare e l’invito viene direttamente dalla 46esima Brigata Aerea di Pisa.
La base militare di Pisa invita nei propri spazi le studentesse, gli studenti e anche i bambini e le bambine delle scuole, sino alla prima classe della primaria. Sembra davvero l’invito a una festa, solo che al posto dei gonfiabili o di un pallone e un prato, vengono messi in mostra i gioielli di famiglia, si sa che ai ragazzi piacciono gli aeroplani no?
Il programma prevede “alzabandiera solenne a cui parteciperanno i militari, le autorità civili, religiose e militari. A seguire: mostra statica di velivoli (con possibilità di salire a bordo), mostra dinamica di velivoli, sorvolo di velivoli con aviolanci, mostra fotografica, intrattenimenti vari per i bambini più piccoli, tanta musica e video per tutti”.
Che c’entrano i bambini e le bambine in questa giornata?
Quali percorsi didattici, pedagogici ed educativi il ha immaginato il personale militare che dovrebbe guidare le scolaresche in questa giornata?
Chi ha a che fare con la scuola lo capisce immediatamente, a partire dal nome. Lo hanno chiamato proprio “open day” che è un termine che a scuola si usa per indicare giornate in cui le scuole vengono aperte a possibili future utenze.
L’idea, con il benestare dell’USR toscana, è dunque di intrecciare sin dalla tenera età la scuola con un corpo armato dello Stato presentando un luogo di transito per la logistica delle attività militari alla stregua di uno spazio didattico o come ambiente di svago.
Le uscite didattiche, le visite guidate e i viaggi di istruzione, rivestono un ruolo importante nella formazione scolastica e dovrebbero costituire un valido strumento nell’azione didattico-educativa, favoriscono l’apprendimento delle conoscenze, l’attività di ricerca e conoscenza dell’ambiente.
Nessuna struttura militare, e men che meno la base di una brigata area, si può configurare come luogo “neutro”, non connotato. I corpi militari, pur essendo apparati dello Stato, rimangono comunque sempre forze armate le cui missioni e le cui attività all’estero sono inevitabilmente legate all’idea di conflitto e guerra.
Presentare le armi, sin dalla più tenera età, come fossero giocattoli è invece un modo per mascherarle e renderle familiari, innocue, neutre appunto.
Nella stessa direzione in questi mesi va l’intesa tra l’ufficio scolastico della regione Sicilia e i comandi generali dell’esercito italiano per dare la possibilità di svolgere l’alternanza scuola lavoro alle scuole superiori direttamente nelle caserme.
Libro e moschetto… il quadro d’insieme è desolantemente chiaro.
A questo si aggiunge però una pennellata del comune di Pisa che si affretta ad aggiungere alla missiva della tenente colonnella un rassicurante “il comune di Pisa offre inoltre la possibilità, alle scuole che lo richiedono, il trasporto bus dalle ore 09:30 alle ore 12:15”.
Chi frequenta, da alunn*, genitore, studente o insegnante le scuole pisane sa bene come sia un’impresa, anche per le classi di primaria e infanzia che sono meno autonome negli spostamenti, assicurarsi il supporto del servizio scuolabus comunale per gli spostamenti. Domande che devono essere inoltrate mesi e mesi prima con nessuna certezza del supporto.
Ma per fare da pubblico al compleanno dell’aeronautica militare esistono evidentemente delle facilitazioni, che ci vuole? Chiedete e sarete trasportati.