Nomine CdA Toscana Aeroporti: un mix di poteri forti tra imprenditoria, banca e finanza

Tra oggi e domani l’assemblea dei soci di Toscana Aeroporti, la società nata dalla fusione tra Sat e Adf, sancirà la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. In realtà si tratterà di ratificare figure decise in anticipo, anche se in apparenza verranno scelti i nomi tra tre liste di candidati: la prima espressa dagli azionisti Corporacion America Italia (62,28% del capitale sociale di Toscana Aeroporti) ; la seconda presentata da Sogim (5,79%); la terza presentata dagli azionisti di parte pubblica.

Si tratta di un appuntamento che cade in un momento di decisioni di grande rilevanza per il futuro di Toscana Aeroporti: dalla durissima vertenza dei lavoratori e delle lavoratrici contro la svendita dell’handling, alla modifica dello Statuto della società proposta da Corporacion America per ridimensionare ancor di più la presenza dei rappresentanti di parte pubblica, fino al tema degli investimenti su Pisa e sulla eventuale nuova pista di Peretola.

Ai vertici della nuova società emerge come sempre la galassia di figure strettamente legate a Matteo Renzi e al sistema di potere economico-finanziario fiorentino, a partire da Marco Carrai, attuale Presidente della società.

Altro nome che spicca nella lista proposta da Corporacion America è quello di Antonella Mansi, anche lei vicinissima e Renzi e Carrai, Presidente di Unicredit Leasing e del Centro per la moda italiana di Firenze, che controlla Pitti. Già ex Vice presidente di Confindustria con delega all’organizzazione, membro dell’Advisory Board di Unicredit, è stata anche presidente della Fondazione Mps.

C’è poi Elisabetta Fabri, Presidente e Amministratore Delegato del gruppo Starhotels, nominata nel 2014 proprio dal governo Renzi membro del CdA di Poste Italiane.

A questi si aggiungono nomi di spicco dell’imprenditoria pisana, proposti sempre da Corporacion America. Abbiamo, infatti, la riconferma di Stefano Bottai, scalato ai vertici della società aeroportuale dopo i rovinosi fallimenti della Sviluppo navicelli e del Boccadarno e il caso delle fideiussioni tossiche. E Patrizia Pacini, nuovo ingresso, in qualità di Presidente dell’Unione degli industriali. Entrambi schierati a tutela degli interessi privati di Corporacion America, a partire dalla vendita del comparto handling, e contro dunque gli interessi pubblici della nostra città e quelli di lavoratrici e lavoratori.

Da parte sua, il sindaco Conti propone come rappresentante del Comune di Pisa, il consigliere comunale Gino Mannocci, passato di recente dal gruppo di Pisa nel cuore alla Lega. Nomina che è tutta interna al meccanismo di nomine ed incarichi, che il partito della Lega sta attribuendo all’interno del gruppo consiliare e che pone seri problemi di opportunità rispetto ad un evidente conflitto tra il ruolo di controllore e controllato per l’amministrazione comunale.

Prendendo atto di questi nomi, noi continuiamo a ribadire la necessità che la politica e le istituzioni siano indipendenti dai grandi poteri economico-finanziari, perché è solo recuperando questa indipendenza che si possono realmente salvaguardare gli interessi della collettività, a partire dalla tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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