Non c’è eccellenza senza diritto allo studio per tutte e tutti

L’annuncio della sigla della convenzione tra il Comune di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna per l’utilizzo da parte di quest’ultima dell’immobile comunale di Santa Croce in Fossabanda, per chi come noi da anni si batte per il suo riutilizzo, non è una buona notizia, ma una grande occasione persa.

Dal 2013 insieme con studenti e studentesse abbiamo lottato perché questa struttura, lasciata colpevolmente in abbandono dal Comune, fosse data in comodato d’uso all’Azienda Regionale per il Diritto allo studio come casa della studente e punto mensa, visto che ad oggi nella nostra città sono centinaia i borsisti aventi diritto che non hanno un posto alloggio per carenza di posti. Su questo anche lo stesso consiglio comunale si è espresso approvando dei nostri atti, ma inspiegabilmente questo accordo non è mai stato siglato; eppure siamo di fronte ad una evidente situazione in cui non si garantisce il diritto allo studio.

Oggi siamo davanti ad una intesa tra il Comune e il Sant’Anna, che ha già numerosissimi immobili e non soffre in alcun modo di problemi di spazi anzi, per cui il Fossabanda verrà utilizzato per i “talenti”, come foresteria per dottorandi e specializzandi.

Non c’è eccellenza se non si garantisce il diritto allo studio a tutti e tutte, non c’è eccellenza se si antepongono i bisogni di pochi a quelli di una intera comunità. L’Università sta diventando sempre più classista e le risorse pubbliche in materia di diritto allo studio sono sempre diminuite in questi anni.

E’ ora di finirla con una retorica dell’eccellenza e del talento dei pochi, quando la maggioranza degli studenti e delle studentesse sono escluse dall’accesso ai servizi minimi. Ecco perché in questa convenzione non c’è nulla da festeggiare per chi come noi da sempre si batte per una università pubblica e gratuita, per chi voleva utilizzare quello spazio come casa dello studente e punto mensa per la generalità degli studenti e delle studentesse.

Una città in comune

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