Non mandano i figli a scuola: denuncia per 55 genitori rom

venerdì 28 marzo 2014, IL TIRRENO PISA, Pagina:IV

Non mandano i figli a scuola: denuncia per 55 genitori rom

Non mandavano i loro figli a scuola. Non per qualche giorno. Da settimane e in alcuni da mesi. Con l’accusa di inosservanza agli obblighi dell’istruzione elementare obbligatoria sono stati denunciati cinquantacinque genitori. Tanti sono recidivi. L’indagine è stata condotta dai carabinieri della Compagnia, guidata dal maggiore Stefano Beve e ha impegnato i militari delle stazioni di Pisa, Vecchiano, San Giuliano Terme e Calci. Durante le verifiche nelle scuole elementari e medie, alle quali hanno collaborato tutti i dirigenti scolastici interessati, è stato accertato che circa trenta bambini minorenni iscritti per l’anno scolastico in corso, non hanno frequentato le lezioni. Tutti i casi accertati riguardano famiglie domiciliate a Pisa all’interno dei campi nomadi tra Riglione, Bigattiera e Coltano. I carabinieri hanno anche trasmesso informative ai servizi sociali comunali per segnalare la situazione. Dietro il fenomeno della dispersione scolastica, infatti, spesso si celano situazioni di disagio sociale e di degrado familiare. Contesti difficili che gravano sul regolare sviluppo del minore e sulla sua effettiva integrazione all’interno del tessuto sociale.
«Non di rado, infatti, i minori che non vengono avviati alla scuola dell’obbligo, sono sfruttati per commettere reati, soprattutto di tipo predatorio, ma anche dislocati ai vari incroci e dinanzi ai centri commerciali per l’accattonaggio» spiegano al comando dell’Arma. Non sono mancati, anzi sono risultati piuttosto frequenti, i casi in cui i minori sono stati sorpresi alla guida di veicoli non coperti da assicurazione e senza aver preso la patente. Nel 2013 la Compagnia di Pisa ha deferito sessantaquattro persone per lo stesso reato: non aver inviato i figli a scuola nell’anno scolastico 2012/2013. Per il sindaco Marco Filippeschi
«non si può in alcun modo tollerare una situazione del genere, a danno di bambini e bambine. Allo stesso modo non si possono, né si devono tollerare le illegalità che gravano sulla nostra città, lasciata da sola a convivere con squilibri evidentissimi e gravissimi e reati che si ripetono quali maltrattamenti di minori, furti, smantellamenti di impian ti per carpire il rame e produzione di discariche abusive. Pisa chiede aiuto e chiede legalità».

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