NON SOLO FLAT TAX L’ITALIA DISCUTA ANCHE DI SCUOLA

mercoledì
13 giugno 2018
Testata:
REPUBBLICA
Pagina:
35

La lettera

Giuseppe Laterza

Caro direttore, in questi giorni si discute molto delle scelte economiche del nuovo governo, dalla flat tax al reddito di
cittadinanza. Assai meno di scuola, università e ricerca, argomenti molto più rilevanti per le nostre condizioni di vita future.

Dalla qualità dell’educazione e della ricerca dipendono infatti sia la crescita sia la mobilità sociale, attraverso l’innovazione e la condivisione delle conoscenze. Sono cose note e abbondantemente dimostrate. Eppure da tempo
gli investimenti nella scuola in Italia sono bassi in rapporto agli altri paesi europei e a quelli più avanzati: per rendersene conto basta leggere il rapporto “Education at a Glance” sul sito dell’Ocse. Qualche segno incoraggiante di recente c’è stato: il governo Gentiloni ha incrementato le risorse destinate alla scuola.
E nel contratto del nuovo governo su università e ricerca si promette una svolta.
Ma si può e si deve fare di più. Occorre mettere la scuola al centro del dibattito pubblico in maniera permanente, discutendo ad esempio di come cambia il ruolo e la formazione degli insegnanti nell’epoca della frammentazione culturale e della comunicazione web.
Se non faremo dell’educazione la questione centrale per il futuro dell’Italia, la politica se ne disinteresserà, occupandosi ancora una volta solo di ciò che dà risultati a breve. Perderemmo ancora una volta un’occasione di sviluppo, ma anche l’opportunità di realizzare una piena democrazia.

In un saggio di grande attualità, ripubblicato di recente da Sellerio, Piero Calamandrei nel 1946 scrisse che la democrazia non è mai governo del popolo, ma sempre di élite, cioè di minoranze elette dal popolo. Ma aggiunse che la democrazia è veramente tale quando fa sì che le élite siano elette non solo dal popolo ma anche in mezzo al popolo: cioè quando può essere chiamato a governare – se ne ha le capacità intellettuali, morali e tecniche – uno qualunque dei governati, quisque de populo. Secondo Calamandrei è proprio la scuola lo strumento fondamentale per realizzare questo obiettivo costituzionale:

«Il problema della democrazia si pone prima di tutto come un problema di istruzione». Potremo realizzare una vera democrazia quando tratteremo scuola, università e ricerca con la stessa continuità con cui parliamo ogni giorno dei problemi della nostra economia.

Giuseppe Laterza, editore, nasce a Bari il 25 gennaio 1957. Dal 1997 è presidente della casa editrice di cui condivide le responsabilità col cugino Alessandro Laterza, amministratore delegato.

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