«Non votiamo più la sinistra che non va nelle fabbriche»

giovedì
28 giugno 2018
Testata:
TIRRENO
Pagina:
5

I lettori de Il Tirreno spiegano perché non esiste più la storica roccaforte rossa «Ci hanno fatto diventare razzisti: casa, lavoro e sanità solo agli immigrati»

LIVORNO

Non perdonano il Jobs act. E neppure l’eliminazione delle tutele dei lavoratori. Gli ex elettori di sinistra ce l’hanno soprattutto con il Pd in Toscana, perché è diventato il partito dei ricchi che frequentai salotti, invece delle fabbriche. Questo racconta a Il Tirreno che chiede perché nella ex roccaforte rossa non si voti più a sinistra. Ecco una serie di interventi arrivati alla mail “web@iltirreno. it”.

Ho lavorato tanti anni in fabbrica, dove per la maggior parte eravamo di sinistra. Oggi dopo tanti anni incontro spesso italiani che hanno perso il lavoro, la casa e la dignità a elemosinare. Do loro sempre qualcosa. Mi rattrista vederli in queste condizioni e penso a tutti gli aiuti che riceve chi entra illegalmente in Italia: vitto, alloggio, cellulari. È giusto? Per la sicurezza non ne parliamo. La sera non si può più uscire. E chiama razzisti i cittadini che reclamano giustizia.

Massimo Lo Monaco

Non voto più la sinistra per questi moviti: cancellazione dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori ; il Jobs act; la distanza dalla gente. Il Pd degli ultimi anni viene percepito come partito che guarda ai “ricchi” dimenticandosi da dove proviene il voto della sua gente. È gravissimo non aver organizzato un congresso urgente per affrontare i motivi delle sconfitte elettorali che si sono succedute dal 2015: il Pd aveva l’obbligo di interrogarsi, parlandone con labase.

Mario Miola

I cittadini si sono sentiti traditi da questa sinistra perché i componenti di spicco sono tutto fuorché di sinistra.Dovremo prendere esempio dalla Boschi che anziché essere allontanata è stata premiata con un incarico prestigioso dopo aver fallito con il referendum costituzionale? O da Renzi che con aria spocchiosa non è andato a stringere neanche una mano dei lavoratori Lucchini fuori dalla stazione di Donoratico? Le priorità del Pd sono : immigrati; matrimoni e unioni gay; cittadinanza agli stranieri; la gente ha bisogno di lavoro; pensioni; tutela di quanti in questo periodo non riescono ad andare avanti.

Francesca Landi

Non voto più a sinistra perché la sinistra si è dimenticata del popolo che soffre; le pochissime riforme fatte non sono state pubblicizzate; Renzi ha fatto del partito una cosa personale e non ho capito cosa volevano i “traditori” Cuperlo,Rossi. I continui bisticci hanno spaccato il Pd, Ci sono problemi di sicurezza nelle strade e in casa propria e anche gli immigrati: credo che siano troppi e mal gestiti.

Ernesto Spagnoli

Non voto più Pd finchè Renzi e compagnia non se ne vanno. Ha fatto una politica di destra peggio del governo Berlusconi, Appena eletto la prima cosa che ha fatto è di andare da Berlusconi a fare il patto del Nazareno. Vergogna l’abolizione dell’articolo 18 e l’allungamento dell’età pensionabile, oltre all’odioso Jobs act.

Giuliano Santucci

Avere dopo tanti anni i “fascisti” al governo non è una cosa bella, ma essere stati traditi da chi in questa seconda repubblica metteva avanti interessi personali e di partito fregandosene dei cittadini che li ha votati, è deludente. Si parla di razzismo: hanno fatto di tutto per farcelo venire. Danno lavoro ai migranti; la casa a loro; la sanità a loro. E gli italiani? Non diciamo nulla. Seririò non pagano più le tasse.

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