Nuova versione aggiornata del “Libro bianco sui beni culturali pisani”

Da oggi è disponibile un nuovo aggiornamento del Libro Bianco sui beni culturali pisani, curato dal Gruppo Cultura di Una Città in Comune.
Il Libro Bianco è una raccolta di notizie e informazioni su una situazione in evoluzione come quella dei beni culturali a Pisa, per questo in questa versione sono stati inseriti nuovi luoghi come l’Acquedotto Mediceo, da anni in condizioni di allarmante degrado ed al centro di una complicata diatriba tra Enti locali riguardante la sua manutenzione. Sono stati aggiunti inoltre punti riguardanti la gestione dell’accoglienza turistica, contraddistinta dalla recente apertura dell’Info Point, esternalizzato ad una società privata e in grado di fornire poche informazioni utili, dall’istituzione dei percorsi pedonali e dei sottoutilizzati totem multimediali.
In questi mesi abbiamo notato alcuni progressi, come l’inizio dei lavori di restauro del tetto della Chiesa della Spina e la stesura di un calendario per la riapertura del palazzo della Sapienza, mentre su altre realtà le notizie sono state poco confortanti: la chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno resta chiusa e si parla di una sottostima dei costi necessari al restauro, che sarebbero molto più onerosi, mentre la situazione della Domus Mazziniana evidenzia la paradossale storia di un luogo culturale al momento inutilizzabile a causa di scelte sbagliate e ispirate da semplice sensazionalismo.
Ci troviamo in un’epoca in cui la gestione del patrimonio pubblico pare ispirata da criteri diversi dal rispetto e dalla salvaguardia, come indicato dal decreto Sblocca Italia che, tra le tante cose, autorizza i sindaci a far partire cantieri scavalcando i pareri negativi delle Sovrintendenze. Tuttavia non basta semplicemente spendere, come rivendicato dall’Amministrazione nel suo recente dossier: gli investimenti devono essere oculati e attenti, cosa che purtroppo a Pisa non sempre è stata fatta, e molti episodi raccolti nel Libro Bianco sembrano confermarlo.

Ringraziamo nuovamente le associazioni e le persone che ci hanno fornito suggerimenti preziosi. Nell’ultima pagina del libro abbiamo aggiunto i nostri contatti per chi ci vorrà proporre altri contributi.

Gruppo Cultura di Una città in comune.

Scaricate il libro in formato PDF

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