Nuovo Piano del personale: servizi per la cittadinanza sempre meno garantiti

Nei giorni scorsi la giunta del Comune di Pisa ha approvato il nuovo Piano triennale dei fabbisogni del personale, con il quale si dà il via alle procedure per l’assunzione di 52 nuove unità a tempo indeterminato e altre 26 delle 49 ancora da effettuare previste dal piano precedente.

In primo luogo, quindi, si è proceduto nel 2021 a poco più della metà assunzioni che si erano programmate smentendo ancora una volta le ripetute dichiarazioni della assessora Bonanno su “piani assunzionali di portata storica”. Dichiarazioni smentite dai numeri, in quanto l’assessora mistifica le cifre parlando ancora una volta solo dei nuovi assunti e non di quanti invece vanno via dal Comune, lasciando l’ente sempre più sguarnito. Al 31 dicembre 2021, infatti, risultano essere solo 636 i dipendenti comunali, la soglia più bassa raggiunta negli ultimi decenni. Ma non solo. Se si confronta il dato complessivo del triennio 2018-2021, rispetto al dato al dicembre del 2018, il numero dei dipendenti è complessivamente diminuito.

I numeri parlano quindi di un complessivo depotenziamento di tutti i servizi rivolti al cittadino da parte della Giunta Conti. Ancora una volta, ad esempio, non è previsto alcun posto da bibliotecario per coprire le carenze sempre più pesanti della SMS Biblio, per la quale si fanno invece sempre più insistenti le voci di un’esternalizzazione di parte dei servizi.

Noi invece insistiamo nel sostenere che le biblioteche comunali svolgono un ruolo nevralgico all’interno delle comunità, pertanto è necessario incrementarne i servizi per incentivare le politiche pubbliche di inclusione sociale, interculturalità, rigenerazione urbana. Chiediamo, quindi, ancora una volta, che alla SMS Biblio venga assegnato più personale, avviando una procedura di selezione specifica o destinando alla biblioteca alcune delle unità già previste dal piano assunzioni, assicurando ai nuovi assunti adeguata formazione.

In questi anni, inoltre, non è stato distaccato alcun dipendente per la riapertura degli uffici comunali decentrati: un importante servizio alle cittadine e dei cittadini. La destra ha così letteralmente smantellato gli uffici decentrati non investendo in alcun modo con pesanti ripercussioni negative su questi utili presìdi, un ulteriore segnale delle politiche di disinvestimento ed abbandono dei quartieri periferici della nostra città da parte della giunta Conti nonostante la propaganda che viene portata avanti.

Sono anche altri i settori in cui siamo di fronte ad una carenza di personale, che abbiamo ripetuto denunciato, e su cui non si sono investimenti: dall’ufficio casa, un servizio fondamentale tanto più vista la situazione di emergenza determinata dagli effetti sociali devastanti della pandemia, alle pesantissime carenze di personale per i servizi educativi e per la cultura.

Se, da un lato, i limiti alle assunzioni, i tagli agli enti locali, i vincoli imposti dal patto di stabilità hanno ridotto la possibilità per l’ente di assumere (nonostante via sia capacità di spesa), dall’altro lato la campagna contro il pubblico impiego, la propaganda per “un comune leggero” che vede il personale come una spesa inutile da tagliare, la logica imperante dell’esternalizzazione ha fatto sì che i dipendenti del Comune siano ridotti al minimo, con interi settori quasi completamente scoperti e ormai privi di personale.

A questo quadro si aggiunge la scelta specifica della giunta Conti, che ha letteralmente smantellato alcuni uffici, concentrandosi solo ed esclusivamente sull’assunzione di agenti della Polizia Municipale (ma anche qui i numeri reali sono ben diversi da quelli propagandati), di cui si è cercato di trasformare funzioni e prerogative con esiti disastrosi sul fronte della sicurezza della città. Ci chiediamo come la giunta Conti intenda affrontare le nuove sfide poste dalla pandemia e anche la gestione dei milioni di euro che arriveranno con il PNRR a fronte di questa condizione di estrema difficoltà di tutta la macchina comunale.

Serve un cambio di rotta che tenga insieme la garanzia di servizi di qualità con condizioni di lavoro di qualità (e sicurezza) per i dipendenti.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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