Ordine del giorno: Gestione servizi della Società della salute

Il seguente ordine del giorno è stato presentato al Consiglio Comunale di Pisa da Francesco Auletta, consigliere di Diritti in Comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).


Ordine del giorno: Gestione servizi della Società della salute

Visti e richiamati:

  • il Contratto in forma pubblica amministrativa “Atto Costitutivo di Consorzio Pubblico ai sensi dell’art. 31 D.Lgs 267/2000”, modificato con deliberazione C.C. n.12 del 26 Marzo 2015, esecutiva, con il quale è stato costituito un consorzio pubblico denominato “Consorzio Società della salute Zona Pisana” – e la relativa convenzione istituti ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs. n.267/2000, nonché i relativi documenti allegati;

  • l’Art. 3 dell’Atto Costitutivo di Consorzio sopra richiamato, nel quale vengono descritte le funzioni e le attività della SdS Zona Pisana;

  • gli Allegati A e B della Convenzione, di cui ai punti 3 e 4 del paragrafo sopra riportato, che si riferiscono rispettivamente alle “Attività socio-sanitarie ad alta integrazione sanitaria e prestazioni sanitarie a rilevanza sociale del Consorzio Società della Salute Zona Pisana” e alle “Attività di Assistenza Sociale individuate dai Comuni costituenti il “Consorzio Società della Salute Zona Pisana”.

Vista la determina n. 1575 della Direzione 13 ad oggetto “Revisione ed efficientamento del sistema dei servizi socio sanitari e socio assistenziale dei comuni di Pisa e Cascina. Affidamento servizio a Fondazione Zancan Onlus di Padova (CF 00286760285). CIG Z8E2B04718”.

Viste le LRT 40/2005 e 41/2005.

Visto l’art. 71 bis, comma 5, della L. R. n. 40/2005 e s.m.i., che stabilisce che la Società della Salute può svolgere in forma diretta o tramite convenzione sia le attività sociosanitarie ad alta integrazione sanitaria e altre prestazioni sanitarie a rilevanza sociale (art. 71 bis, comma 3, lett. c) sia le attività di assistenza sociale (art. 71 bis, comma 3, lett. d).

Visto l’art. 7 della L.R. 11/2017, che, al comma 3, prevede l’attivazione della modalità di gestione diretta da parte delle Società della Salute, nell’attesa che il PSSIR (Piano sanitario e sociale integrato regionale) ne specifichi “i contenuti minimi i tempi e le modalità”, dando atto che per gestione diretta si intendono la gestione e l’organizzazione delle attività sociosanitarie e di quelle socioassistenziali (L.R. 40/2005, art. 71 bis, comma 3 lettere c e d).

Visto il PSSIR della Regione Toscana 2018-2020, come approvato con Deliberazione di Consiglio regionale del 9 ottobre 2019, n. 73, che prevede per le Società della salute, al fine di una maggiore autonomia e un miglior funzionamento delle zone, il modello della gestione diretta;

Vista la Delibera di Giunta Regionale 269 del 4 marzo 2019 ad oggetto “Governance delle Reti territoriali”.

Vista la Deliberazione dell’Assemblea dei soci n. 14 del 29 giugno 2020 ad oggetto “Gestione diretta adempimenti”.

Ritenuto opportuno, a seguito dello studio effettuato dalla Fondazione Zancan sulla revisione ed efficientamento del sistema dei servizi socio sanitari e socio assistenziale dei comuni diPisa e Cascina, dare mandato alla rappresentanza politica del Comune all’interno della Società dellaSalute.

Ritenuto, inoltre, opportuno al fine della realizzazione di quanto sopra, esprimere l’indirizzo di sostenere il percorso della Società della Salute verso una gestione diretta come da L.R.T. n. 11/2017, con le modalità e tempistiche dettate dalla norma, applicando, nella nuova gestione, gli indirizzi sopra indicati.

Preso atto della Deliberazione della Giunta del Comune di Pisa n 228 del 27 novembre 2020 e relativa al conferimento del mandato alla rappresentanza politica del Comune all’interno della società della Salute con il supporto dei competenti uffici, di portare avanti le seguenti azioni:

  • prendere atto della necessità di una riconfigurazione formale e organizzativa del modello gestionale attuale;

  • ripensare complessivamente l’assetto dei rapporti tra componente comunale e aziendale;

  • definire in sede istituzionale gli elementi fondativi dei processi di governo: modalità di accesso, criteri di compartecipazione e riparto della spesa tra i comuni partecipanti;

  • verificare e controllare il rapporto tra i bisogni, le risposte, gli indici di costo e di efficacia all’interno di una gestione economica e finanziaria analitica della compartecipazione di ogni singolo comune alla Società della salute.

Considerate le pesantissime criticità contenute nel Rapporto in ordine a

  • modello organizzativo,

  • governo della spesa,

  • regolazione parziale dell’accesso e della compartecipazione,

  • variabilità degli interventi sociali da un anno all’altro,

  • definizione tecnica del criterio di riparto dei costi

Il Consiglio comunale impegna il Sindaco e l’Assessora alle Politiche Sociali a presentare un programma, vincolante dei tempi e nelle modalità di attuazione, relativo a

potenziamento del ruolo dei Comuni nella SdS e conferimento del personale di provenienza comunale nello Staff della Società della Salute, ove allo stato attuale il personale è unicamente di provenienza aziendale e che per attuazione della DGRT 269 del 2019 dovrà articolarsi in Ufficio di Piano, Segreteria e Supporto alla Direzione e Bilancio;

definizione formale e chiara del modello organizzativo della Società della Salute, definito “volatile” nel Rapporto e formalizzazione dei meccanismi decisionali individuando con trasparenza, il sistema delle responsabilità e delle funzioni assegnate;

revisione della convenzione di avvalimento della ASL del 2018, (che secondo il Rapporto in alcune parti è un atto di avvalimento vero e proprio, mentre in altre delinea un rapporto di gestione delegata riconoscendo ampia autonia al soggetto erogatore) con una nuova indicazione degli uffici e delle strutture organizzative aziendali atte a disciplinare l’erogazione degli interventi e dei servizi sociosanitari

superamento della corrispondenza solo parziale dei servizi previsti dal regolamento e quelli effettivamente erogati attraverso la revisione della regolamentazione dell’accesso alle prestazioni e della compartecipazione attualmente disciplinati dalla Delibera n.16 del 2016, in modo da ridurre la discrezionalità nella erogazione e garantire l’informazione trasparente alla comunità;

revisione totale del nomenclatore delle prestazioni e dei criteri di computo della spesa in modo da permettere rendicontazioni univoche e trasparenti dei costi e delle risorse impegnate, superamndo le pesanti criticità ravvisate nella Rendicontazione della Zona pisana, carente sia nei contenuti che nella coerenza interna;

introduzione del sistema di contabilità analitica prevedendo un sistema budgettario, “sistema gestionale finalizzato a programmare e controllare l’attività erogativa in modo da raggiungere efficienza ed efficacia gestionale” e da prevedere l’andamento economico e finanziario collegando al spesa ad obiettivi, risorse, azioni;

definizione di un programma formale e articolato che definisca i temini e la modalità di attuazione della gestione diretta, partendo dal monitoraggio delle scadenze dei contratti di appalto e prevedendo un piano di internalizzazione dei servizi, a partire dall’appalto del servizio sociale alla cooperativa sociale Agape, in scadenza nel 2021.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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