Ordine del giorno: No al potenziamento dell’impianto di Herambiente: salute e ambiente prima del profitto. No a qualsiasi logica compensativa.

Di seguito l’ordine del giorno presentato al Consiglio Comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile)


Ordine del giorno: No al potenziamento dell’impianto di Herambiente: salute e ambiente prima del profitto. No a qualsiasi logica compensativa.

Tenuto conto della richiesta da parte della società Herambiente Servizi Industriali S.r.l. di potenziare ed allargare il proprio impianto per trattamento di rifiuti ad Ospedaletto (PAUR ex D.Lgs. 152/2006 art. 27-bis e L.R. 10/2010 art. 73-bis. Progetto di “Ottimizzazione impianti ed implementazione nuove linee produttive” presso la piattaforma polifunzionale di trattamento rifiuti sita in Via C. L. Ragghianti n. 12 nel comune di Pisa (PI).

Tenuto conto che il progetto prevede l’incremento dei rifiuti complessivamente trattabili nello stabilimento (escluso operazioni D13, D14, D15, R12, R13) da 323.600 t/anno attualmente autorizzate a 438.600 t/anno; con riferimento ai rifiuti pericolosi si richiede l’incremento dei rifiuti complessivamente trattabili (escluso operazioni D13, D14, D15, R12, R13) da 200.000 t/anno a 280.000 t/anno.

Tenuto conto che ai sensi dell’art. 24 del D. Llgs. 105/2015 il progetto riguarda uno stabilimento soggetto alle disposizioni di cui al medesimo D. Lgs. 105/2015 relativo al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.

Tenuto conto di quanto contenuto nella indagine epidemiologica realizzata dal CNR “Sulla salute dei residenti nel Comune di Pisa in relazione all’esposizione alle principali fonti di inquinamento atmosferico” da cui sono emerse varie criticità riconducibili alla qualità dell’aria della zona Ospedaletto.

Tenuto conto del parere dell’Ufficio Ambiente del Comune, espresso in data 27 novembre 2020, in cui vengono richiamati i contributi di ARPAT e le indagini epidemiologiche del CNR, e che è non favorevole dal momento che gli interventi oggetto di procedimento di PAUR sono ritenuti “potenzialmente in grado di aggravare significativamente una situazione già fortemente complessa e pregiudicata, sia da un punto di vista ambientale che di salute umana”.

Ribadito che questo progetto non rientra nella programmazione regionale per la gestione dei rifiuti, ma è esclusivamente una iniziativa privata.

Tenuto conto che ad oggi la cittadinanza non è stata informata in alcun modo in merito alla possibile realizzazione di questo intervento.

Considerato che contro il provvedimento conclusivo del procedimento, costituito da una Deliberazione di Giunta Regionale, può essere proposto ricorso innanzi al competente Tribunale Amministrativo Regionale (oppure al Tribunale delle acque nei casi previsti) o al Presidente della Repubblica entro, rispettivamente, 60 e 120 giorni dalla sua notificazione o piena conoscenza.

Il Consiglio comunale

Ritiene che priorità per ogni ente pubblico sia la tutela della salute delle cittadine e dei cittadini, cosa che oggi può essere garantita solo non aumentando in alcun modo il carico di inquinamento in quell’area della città.

Giudica incompatibile da un punto di vista ambientale il progetto di Herambiente con la tutela del territorio e la qualità della vita delle cittadine e dei cittadini dei quartieri interessati dall’intervento.

Esprime quindi un giudizio contrario alla richiesta di potenziamento dell’impianto ad Ospedaletto avanzata da Herambiente alla luce anche dei pareri e contributi elaborati in questi mesi dagli uffici comunali.

Ritiene inoltre non ammissibili né accettabili ipotesi compensative volte a ridurre l’impatto dell’intervento previsto, in quanto la salute e la tutela dell’ambiente non possono essere oggetto di scambio e compensazione.

Invita il Presidente della Regione Toscana e l’Assessora regionale a partecipare ad un consiglio comunale da svolgersi prima della conferenza dei servizi in cui potrebbe essere decisa l’autorizzazione a questo impianto.

Dà mandato al Presidente del Consiglio Comunale di sollecitare la ASL affinché venga rilasciato il parere richiesto in merito a questo intervento.

Dà mandato all’avvocatura civica di valutare il possibile ricorso al TAR (oppure al Tribunale delle acque nei casi previsti) o al Presidente della Repubblica nel caso in cui la conferenza dei servizi, nonostante il parere contrario del Comune, dia il via libera all’impianto.

Chiede agli uffici una verifica affinché possa essere chiesto alla Regione un percorso partecipativo con la cittadinanza, secondo quanto previsto dalla Legge regionale 2 agosto 2013, n. 46 “Dibattito pubblico regionale e promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”.

Impegna il Presidente del Consiglio a trasmettere il suddetto documento al Presidente della Regione Toscana, a tutti i soggetti coinvolti nella Conferenza dei Servizi per il processo autorizzativo dell’impianto, ai gruppi consiliari regionali.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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