Ordine del giorno: Rimodulazione canoni ERP e revisione debiti con APES

Vista la presenza, nel patrimonio immobiliare ERP del Comune di Pisa, di alloggi che presentano notorie condizioni di invivibilità e inabitabilità, con annessi problemi di igiene e sicurezza.

Visto che tali condizioni sono state, in vari casi, registrate dettagliatamente nei rapporti degli enti di controllo preposti e dallo stesso ente gestore.

Considerato che tali condizioni sono state riconosciute di fatto dalla proprietà e dall’ente gestore, nel momento in cui hanno destinato determinati alloggi all’abbattimento (come nel caso del complesso storico ERP di Sant’Ermete), interrompendo o rallentando per questa ragione ulteriori interventi di manutenzione sugli immobili in questione.

Ritenuto che tali condizioni giustifichino una revisione sostanziale dei canoni di locazione ERP, e che tale revisione debba operare a partire dal momento in cui l’alloggio è stato accertato come invivibile o inabitabile, o è stato destinato all’abbattimento.

Ritenuto che tale rimodulazione si renda doverosa in modo particolare per gli alloggi del complesso storico di Sant’Ermete, a fronte dell’allungamento dei tempi di realizzazione dei nuovi alloggi.

Ricordato che nella determinazione del canone, la Legge regionale 2/2019 in materia di ERP, tiene conto di due parametri – la situazione socio-economica e i requisiti soggettivi dei nuclei familiari; le caratteristiche oggettive dell’alloggio – ma che queste ultime fanno riferimento ad alloggi vivibili e abitabili.

Considerato che all’ipotesi di riduzione o sospensione del canone per invivibilità o inabitabilità dell’alloggio non si applica quanto previsto dalla Legge regionale per la determinazione del valore locativo convenzionale (che opera come limite oggettivo del canone di locazione) e del canone minimo.

Tenuto conto dei ripetuti sopralluoghi fatti dalle Commissioni nel quartiere di Sant’Ermete, del percorso di audizioni fatto dalla Commissione in questi mesi e delle forti criticità riportate dagli abitanti delle case popolari, a causa anche dell’acuirsi della crisi economica e sociale dovuta alla pandemia.

Tenuto conto che il 14 settembre è stata data notizia alla stampa dell’avvio dell’iter per un nuovo masterplan per il quartiere di Sant’Ermete

Il consiglio comunale impegna il Sindaco e la giunta a dare mandato agli uffici comunali e ad APES di:

individuare, di concerto con la Commissione competente e con le parti sociali interessate, una serie di indicatori di invivibilità e inabilità degli alloggi ERP;
identificare quegli immobili che, nel Comune di Pisa, rientrano sotto i suddetti indicatori di invivibilità e inabilità;
rimodulare i canoni mensili di locazione per i suddetti alloggi, fino alla sospensione degli stessi;
applicare la rimodulazione del canone al calcolo di quanto effettivamente dovuto dal momento in cui gli alloggi si sono venuti a trovare in una condizione di invivibilità e inabitabilità;
ricalcolare le eventuali morosità relative a questi alloggi alla luce della rimodulazione del canone per condizioni di invivibilità e inabilità, e far valere i canoni già pagati come credito rispetto al pagamento dei canoni futuri;
applicare le rimodulazioni, rispetto ai canoni passati e alle eventuali morosità accumulate, anche nel caso sia intervenuto nel frattempo un trasferimento ad altro alloggio;
nelle more, sospendere le riscossioni delle morosità riscontrate per gli alloggi di Sant’Ermete destinati all’abbattimento.
Il Consiglio Comunale impegna inoltre il Sindaco e la giunta a

trasferire ad APES le risorse necessarie a copertura almeno parziale della mancata riscossione dei canoni previsti alla luce della rimodulazione per inabitabilità o invivibilità dell’alloggio;
sollecitare la Regione Toscana affinché modifichi la Legge regionale in materia, includendo degli indicatori di invivibilità e inabitabilità degli alloggi ERP tali da consentire la riduzione o la sospensione del canone di locazione, oltre a quanto già previsto;
nelle more di una revisione della normativa, sollecitare la Regione Toscana affinché trasferisca ai Comuni risorse aggiuntive per far fronte ai casi di morosità incolpevole, ma anche relativa alle suddette condizioni di invivibilità e inabitabilità;
ad affrontare parallelamente alla redazione nuovo masterplan di Sant’Ermete il tema della morosità per individuare, di concerto con la Regione, soluzioni per stralciare le morosità ancora pendenti.

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