Ordine del giorno: Si scrive acqua si legge democrazia

Di seguito l’ordine del giorno presentato al Consiglio Comunale di Pisa da Francesco Auletta, consigliere di Diritti in Comune (Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile).


Ordine del giorno: Si scrive acqua si legge democrazia

Tenuto conto che con delibera n.28 del 16.11.2018 l’Assemblea dell’AIT ha preso atto che 5 conferenze territoriali su 6 hanno espresso l’indirizzo di procedere verso l’affidamento in house della gestione del servizio idrico integrato.

Tenuto conto che nel 2019 i soci pubblici di Acque hanno comunicato al socio privato la disdetta del Patto Parasociale, dando avvio al processo di acquisto delle quote appartenenti al soggetto privato.

Tenuto conto che siamo di fronte, quindi, ad un percorso iniziato quasi 3 anni fa.

Tenuto conto che è noto dal 22 luglio 2021, quanto meno ai sindaci, che il 21 settembre 2021 si sarebbe svolto l’incontro dal notaio per procedere alla costituzione da parte della società partecipata Newco, con la conseguenza di ritrovarsi a dover approvare una specifica delibera in consiglio comunale entro il 20 settembre.

Tenuto conto che di tutto ciò il sindaco di Pisa non ha mai informato né i capigruppo né il consiglio comunale in tutti questi mesi e che in occasione di un recente question time presentato dal gruppo consiliare Diritti in comune non ha neanche comunicato la data del 21 settembre.

Tenuto conto che la cittadinanza e i consiglieri comunali non sono stati informati né coinvolti in queste decisioni e percorsi.

Tenuto conto che siamo di fronte ad una operazione economica del valore di oltre 80 milioni di euro, i cui contorni e ricadute ad oggi sono assolutamente indefinite.

Ribadito che sin dalla campagna referendaria comitati e cittadini hanno chiesto di essere informati e coinvolti nelle decisioni assunte e nel pieno rispetto dell’esito referendario che ha fatto della partecipazione il suo carattere distintivo

Il Consiglio comunale

Ritiene che il metodo con cui si è arrivati a portare in discussione in Consiglio comunale la delibera in oggetto non ha tenuto in alcun modo conto della costruzione di un percorso di informazione adeguato sia della cittadinanza sia degli stessi consiglieri comunali, impedendo qualsiasi forma di partecipazione delle cittadine e dei cittadini anche nella forma minima previste della legge, in quanto la stessa consultazione pubblica fatta dal Comune di Pisa è stata, ad esempio, tenuta aperta per soli 6 giorni, senza che la notizia fosse sul sito del Comune in alcun modo visibile ed accessibile alla cittadinanza.

Ritiene che la consultazione pubblica fatta dal Comune di Pisa non sia stata in alcun modo adeguata visti i tempi ristretti in cui è avvenuta e vista la mole e complessità della documentazione da esaminare: la partecipazione non è un fatto formale di cui disfarsi in pochi giorni ma un punto sostanziale della democrazia di una istituzione.

Esprime la propria contrarietà alla modalità con cui si è arrivati oggi a discutere la delibera in oggetto visti i tempi ristretti di esame della documentazione come confermato nel parere rilasciato dal Collegio dei Revisori dei Conti allegato alla delibera quando si scrive: “il Collegio esprime l’impossibilità ad esprimere un parere definito e preciso sul contenuto degli allegati presentati a supporto del progetto di acquisizione della partecipazione di ABAB Spa a causa della difficoltà nel breve tempo disponibile a verificare i dati contenuti nei contenuti presentati, pur condividendone l’impostazione generale delle modalità attuative del progetto, nonché per l’indeterminatezza della parte relativa al finanziamento dell’operazione”.

Ritiene parimenti grave da un punto di vista politico ma sono solo, che a fronte di un percorso noto da tempo, il Consiglio comunale di Pisa non abbia preso le deliberazioni dovute e che gli spettavano in quanto prescritte dalla legge, come evidenziato dallo stesso verbale della assemblea di Gea srl in liquidazione dello scorso 19 luglio 2021, e che quindi si porti avanti la procedura da parte di GEA srl di partecipare all’operazione di Acquisizione sotto condizione legale sospensiva, sulla base di un parere pro veritate rilasciato da due professionisti.

Ritiene che la mancanza di informazione e partecipazione su una materia così importante sia un fatto grave infici il percorso stesso di approvazione della delibera in quanto i cittadini hanno il diritto di sapere, comprendere e decidere.

Impegna il sindaco a riferire periodicamente alla commissione competente su tutti i passaggi che a seguito della eventuale approvazione della delibera verranno assunti dandone comunicazione tempestiva e fornendo costantemente tutta la documentazione pervenuta.

Dà mandato alla commissione competente di elaborare una proposta deliberativa entro il 31.12.2021 per l’istituzione di una Consulta comunale dell’acqua , quale luogo di confronto tra azienda di gestione, istituzioni, il Comitato Acqua Bene Comune Pisa, i lavoratori e le associazioni, individuandone i compiti e le modalità di azione per promuovere una reale partecipazione della cittadinanza nella ricerca delle migliori soluzioni per dare attuazione alla volontà popolare ed affermare un diritto che deve essere tradotto in strumenti reali, concreti, trasparenza delle informazioni, accesso ai dati, processi di consultazione.

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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