Ordine del giorno: STOP ALLA NUOVA PISTA DI PERETOLA , SÌ ALL’INVESTIMENTO SUL TRASPORTO FERROVIARIO E ALLA TUTELA DEL PARCO DELLA PIANA FIORENTINA

Tenuto conto che funzione precipua di qualsiasi Comune, come previsto dal nostro ordinamento, è quella di tutelare e perseguire gli interessi pubblici.

Tenuto conto di quanto stabilito dall’articolo art. 3 del D. Lgs. 267/2000 (T.U. degli enti locali), ai sensi del quale il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove e coordina lo sviluppo.

Ricordato che l’articolo 97 della Costituzione Italiana recita: “I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”.

Tenuto conto che il Comune di Pisa detiene il 4,48% delle azioni della società Toscana Aeroporti.

Tenuto conto che sulla procedura di VIA per la nuova pista di Peretola sono stati presentati numerosi ricorsi da parte di comitati, associazioni e da sette comuni della stessa piana Fiorentina.

Preso atto della recente iniziativa intrapresa dei sindaci Lorenzo Falchi di Sesto Fiorentino, Alessio Biagioli di Calenzano, Marco Martini di Poggio a Caiano e Edoardo Prestanti di Carmignano, che in queste mesi hanno intrapreso anche le vie legali contro la realizzazione della nuova pista di Peretola.

Preso atto che il progetto ha subito numerose modifiche: dei 941 file del progetto, 914 hanno subito modifiche, mentre circa 190 sono documenti del tutto nuovi.

Preso atto che il 7 settembre scorso si è tenuta la prima riunione della Conferenza dei servizi per il progetto di potenziamento dello scalo di Peretola con la realizzazione della pista da 2.400 metri, e che i lavori dovranno chiudersi entro sessanta giorni dalla prima convocazione, quindi entro il 7 novembre.

Tenuto conto che all’Osservatorio ambientale sono state attribuite funzioni di verifica dell’ottemperanza alle prescrizioni, cui non è abilitato dal quadro normativo vigente. Tale illegittima attribuzione ne vizia l’operato, rendendolo tamquam non esset. La responsabilità della verifica di ottemperanza non può che spettare al Ministro dell’ambiente (attraverso la Commissione VIA).

Tenuto conto che dell’Osservatorio fanno parte un Presidente incompatibile per palese conflitto di interesse dal momento che esercita la funzione di controllore e di controllato, e altre figure professionali prive delle necessarie competenze a compiere le verifiche commissionate all’Osservatorio medesimo (competenze che sono invece presenti nella Commissione VIA nazionale).

Tenuto conto che la pista prevista costituirebbe una grande opera inutile e dannosa per il territorio che comporterebbe lo spreco di milioni di euro pubblici.

Tenuto conto che il Ministro alle infrastrutture Toninelli nelle scorse settimane ha avviato un confronto con la Difesa e l’ENAC per potenziare l’aeroporto di Pisa e far “volare” il Galilei ben oltre il muro degli 8 milioni di passeggeri annui previsti dai masterplan di Toscana Aeroporti, con l’ obiettivo preciso di dotare Pisa di una terza pista.

Tenuto conto che già ad oggi con gli attuali volumi di traffico le ripercussioni in termini di ricadute negative sulla salute e l’ambiente per i cittadini sono molto onerose, a partire dalle criticità connesse al rumore che ad oggi, nonostante le promesse, non sono mai state risolte.

Considerato che negli scorsi mesi un fondo di investimenti sovrano di proprietà del governo di Dubai ha acquisito il 25% di Corporacion America Italia, l’azionista di controllo di Toscana Aeroporti che gestisce gli scali di Pisa e Firenze, e considerato altresì che Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, nonché governatore di Dubai, è anche il ministro della Difesa della coalizione araba che ha ridotto allo stremo lo Yemen con i suoi bombardamenti, coalizione all’interno della quale gli Emirati Arabi Uniti stanno assumendo una rilevanza crescente, soprattutto dopo che sono entrate in campo le forze terrestri anche per le gravissime violazioni dei diritti umani perpetrate nei centri di detenzione gestiti dalle forze emiratine, come denunciato in un rapporto di Amesty International.

Il Consiglio comunale, nel rispetto dei principi, delle norme e delle funzioni a cui si deve ispirare l’azione amministrativa di un ente locale:

  • impegna il Sindaco di Pisa a promuovere un incontro con i sindaci dei comuni della Piana fiorentina a seguire la recente iniziativa intrapresa dei sindaci Lorenzo Falchi di Sesto Fiorentino, Alessio Biagioli di Calenzano, Marco Martini di Poggio a Caiano e Edoardo Prestanti di Carmignano, per definire già nelle prossime settimane azioni comuni nei confronti della Regione Toscana, dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e del Governo contro la realizzazione della nuova pista di Peretola;
  • impegna il Presidente del Consiglio comunale ad inviare urgentemente una comunicazione ufficiale al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti per chiedere l’annullamento della conferenza dei servizi prevista per il mese di novembre sul progetto della nuova pista di Peretola come atto di serietà e responsabilità doveroso nei confronti dei cittadini e delle cittadine, evidenziando nell’occasione i profili di illegittimità nell’operato dell’Osservatorio ambientale;
  • impegna il Sindaco a chiedere alla Regione Toscana di avanzare la stessa richiesta di annullamento;
  • impegna il Sindaco a porre all’attenzione e a chiedere, insieme alla Provincia di Pisa e alla Regione Toscana, di inserire all’ordine del giorno della prima assemblea utile dei soci di Toscana Aeroporti la proposta di ritiro del progetto per la realizzazione della nuova pista di Peretola;
  • impegna il Presidente del Consiglio comunale a trasmettere il presente ordine del giorno a tutti i soci di Toscana Aeroporti, al Presidente della Regione, ai capigruppo del Consiglio regionale;
  • invita i parlamentari del territorio ad avviare una iniziativa in Parlamento affinché non vengano stanziate dal Governo risorse pubbliche per la realizzazione della nuova pista di Peretola;
  • impegna il Presidente del Consiglio comunale ad inviare la richiesta al Presidente del Consiglio e al Ministro delle Infrastrutture di impegnarsi già nella prossima legge di stabilità a stanziare le opportune risorse per potenziare la linea ferroviaria tra Firenze e Pisa, a revocare al contempo il decreto di VIA (la Valutazione d’Impatto Ambientale) per la nuova pista di Peretola, e a riavviare un confronto con i territori che preveda la cancellazione della previsione della nuova pista parallela, rimettendo al centro quella di sviluppo dell’area il Parco della Piana;
  • ritiene assolutamente irricevibile e dannosa per la città l’ipotesi di ampliare ulteriormente lo scalo pisano con una terza pista e invita quindi il Governo a non prendere neppure in considerazione questa ipotesi;
  • impegna il Sindaco a farsi promotore presso gli altri soci pubblici di Toscana Aeroporti della valutazione, nell’ambito complessivo della definizione della “governance” dei due scali ed in particolare di quello pisano, di quali possano essere i possibili effetti, al di là di una generica convergenza di interessi economici, dell’ingresso consistente del fondo di investimento del Dubai nella compagine proprietaria, alla luce del coinvolgimento diretto in azioni di guerra e di compravendita di armi e munizioni anche dal nostro paese.

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