Ordine del giorno: Stop alla nuova pista di Peretola, sì all’investimento sul trasporto ferroviario e alla tutela del Parco della piana fiorentina

Tenuto conto che funzione precipua di qualsiasi Comune è tutelare e perseguire gli interessi pubblici, infatti in base a quanto stabilito dall’articolo art. 3 del D. Lgs. 267/2000 (T.U. degli enti locali) il Comune è l’ente locale che rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove e coordina lo sviluppo.

Tenuto conto che il Comune di Pisa detiene il 4,48% delle azioni della società Toscana Aeroporti.

Tenuto conto dell’esito finale della Conferenza dei servizi del 6 febbraio scorso che ha approvato il progetto dello scalo fiorentino, con il sì definitivo al masterplan per la nuova pista. Questo è avvenuto nonostante sulla procedura di VIA siano stati presentati numerosi ricorsi da parte di comitati, associazioni e da sette comuni della stessa piana Fiorentina, nonostante i sindaci di Sesto Fiorentino, Calenzano, Poggio a Caiano e Carmignano abbiano intrapreso anche le vie legali contro il progetto e nonostante il fatto anche alcune prime sentenze del Tar e anche alcuni documenti della stessa Regione Toscana argomentino come si avrebbero effetti disastrosi per tutto il territorio della Toscana e le sue comunità.

Considerato anche che le funzioni di verifica dell’ottemperanza alle prescrizioni sono state attribuite illegittimamente alll’Osservatorio ambientale mentre la responsabilità di tale verifica deve spettare al Ministro dell’ambiente (attraverso la Commissione VIA). Dell’Osservatorio fanno parte un Presidente incompatibile per palese conflitto di interesse dal momento che esercita la funzione di controllore e di controllato, e altre figure professionali prive delle necessarie competenze a compiere le verifiche commissionate all’Osservatorio medesimo (competenze che sono invece presenti nella Commissione VIA nazionale).

Tenuto conto che la pista prevista costituirebbe una grande opera inutile e dannosa per il territorio che comporterebbe lo spreco di milioni di euro pubblici e che il progetto non si inquadra in una strategia complessiva e organica sulle infrastrutture regionali che tenga conto di interessi pubblici, sostenibilità ambientale e tutela della salute della cittadinanza.

Tenuto conto che il Ministro alle infrastrutture Toninelli ha avviato un confronto con la Difesa e l’ENAC per potenziare l’aeroporto di Pisa e far “volare” il Galilei ben oltre il muro degli 8 milioni di passeggeri annui previsti dai masterplan di Toscana Aeroporti, con l’ obiettivo preciso di dotare Pisa di una terza pista mentre già ad oggi, con gli attuali volumi di traffico, le ripercussioni in termini di ricadute negative sulla salute e l’ambiente per i cittadini sono molto onerose, a partire dalle criticità connesse al rumore che ad oggi, nonostante le promesse, non sono mai state risolte.

Considerato che i sindaci dei comuni di Prato, Carmignano, Poggio a Caiano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Calenzano, a fronte dell’esito della Conferenza dei servizi, hanno già scritto una lettera al ministro Toninelli affinché “ascolti le comunità locali e definisca una strategia per le infrastrutture del nostro territorio”.

Considerato che più volte il Ministro Toninelli ha evocato possibili procedure di infrazione delle norme europee riguardo al finanziamento pubblico per i lavori della nuova pista (150 milioni di euro pubblici a sostanziale vantaggio di un soggetto privato), mentre per le vere emergenze infrastrutturali della nostra Regione – a partire dal potenziamento della linea ferroviaria Pisa-Firenze – non sono previsti stanziamenti di sorta.

Considerato che negli scorsi mesi un fondo di investimenti sovrano di proprietà del governo di Dubai ha acquisito il 25% di Corporacion America Italia, l’azionista di controllo di Toscana Aeroporti che gestisce gli scali di Pisa e Firenze, e considerato altresì che Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, nonché governatore di Dubai, è anche il ministro della Difesa della coalizione araba che ha ridotto allo stremo lo Yemen con i suoi bombardamenti, coalizione all’interno della quale gli Emirati Arabi Uniti stanno assumendo una rilevanza crescente, soprattutto dopo che sono entrate in campo le forze terrestri anche per le gravissime violazioni dei diritti umani perpetrate nei centri di detenzione gestiti dalle forze emiratine, come denunciato in un rapporto di Amesty International.

Il Consiglio comunale

  • esprime la propria assolta contrarietà al progetto per la realizzazione della nuova pista di Peretola da 2.400 metri in quanto grande opera non solo inutile ma anche dannosa per i territori e le loro comunità;
  • impegna il Sindaco di Pisa a promuovere un incontro urgente con i sindaci dei comuni della Piana, per coordinarsi con loro ai fini di promuovere già nelle prossime settimane azioni comuni nei confronti della Regione Toscana, dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture e del Governo contro la realizzazione della nuova pista di Peretola;
  • impegna il Sindaco a porre all’attenzione e a chiedere, insieme alla Provincia di Pisa e alla Regione Toscana, di inserire all’ordine del giorno della prima assemblea utile dei soci di Toscana Aeroporti la proposta di ritiro del progetto per la realizzazione della nuova pista di Peretola;
  • impegna il Presidente del Consiglio comunale a trasmettere il presente ordine del giorno a tutti i soci di Toscana Aeroporti, al Presidente della Regione, ai capigruppo del Consiglio regionale;
  • invita i parlamentari del territorio ad avviare una iniziativa in Parlamento affinché non vengano stanziate dal Governo risorse pubbliche per la realizzazione della nuova pista di Peretola;
  • dà mandato di fare tutte le opportune verifiche rispetto a possibili procedure di infrazioni delle normative europee relative al finanziamento della nuova pista di Peretola;
  • impegna il Presidente del Consiglio comunale ad inviare la richiesta al Presidente del Consiglio e al Ministro delle Infrastrutture per lo stanziamento le opportune risorse per potenziare la linea ferroviaria tra Firenze e Pisa, a revocare al contempo il decreto di VIA (la Valutazione d’Impatto Ambientale) per la nuova pista di Peretola, e a riavviare un confronto con i territori che preveda la cancellazione della previsione della nuova pista parallela, rimettendo al centro quella di sviluppo dell’area il Parco della Piana.

Francesco Auletta: Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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