Ordine del giorno: Vincolare i fondi pubblici regionali alle tutele occupazionali e salariali di tutti i lavoratori e le lavoratrici diretti/e ed indiretti/e dei due scali aeroportuali

Di seguito l’ordine del giorno presentato al Consiglio Comunale di Pisa dal consigliere Francesco Auletta (Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile)


Ordine del giorno: Vincolare i fondi pubblici regionali alle tutele occupazionali e salariali di tutti i lavoratori e le lavoratrici diretti/e ed indiretti/e dei due scali aeroportuali

Tenuto conto che il Consiglio regionale nei giorni scorsi ha approvato una delibera nella quale si prevede che “al fine di potenziare il sistema aeroportuale toscano, agevolare l’economia regionale ed affrontare le criticità di mercato conseguenti all’emergenza Covd-19, la Giunta regionale è autorizzata a stanziare fino a un massimo di 10 milioni di euro per l’anno 2020 da destinare a contributi per investimenti e per il funzionamento a favore della società di gestione delle infrastrutture aeroportuali.

Tenuto conto che come riferito dalla stessa Toscana Aeroporti a mezzo stampa la società ha ottenuto “da Intesa Sanpaolo e BNL Gruppo BNP Paribas un finanziamento per un importo complessivo di 85 milioni di euro assistito dalla garanzia SACE in base a quanto previsto nel Decreto Legge n. 23/2020 (c.d. “Decreto Liquidità”) nell’ambito del programma Garanzia Italia destinato al sostegno delle imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Il finanziamento, erogato nei termini già comunicati al mercato da Toscana Aeroporti lo scorso 7 agosto, ha una durata di 6 anni e consente alla Società di rafforzare i livelli di liquidità necessari per le attività aziendali e a sostenere gli investimenti previsti nei siti aeroportuali di Firenze e Pisa”.

Tenuto conto che i primi e le prime ad aver risentito degli effetti negativi della pandemia sul sistema aeroportuale sono stati/e i lavoratori le lavoratrici diretti/e e indiretti/e di Toscana Aeroporti e Toscana Aeroporti Handling, nonché i lavoratori e le lavoratrici delle società in appalto security, delle cooperative per carico/scarico bagagli e pulizie, e di tutto l’indotto connesso all’aeroporto (attività commerciali, in massima parte chiuse, noleggi auto, taxi etc.).

Considerato che per quanto riguarda i lavoratori e le lavoratrici dello scalo pisano sono emerse dalle audizioni delle organizzazioni sindacali in seconda commissione di controllo e garanzia, situazioni di grandissima difficoltà:

  • per quanto riguarda i lavoratori diretti di Toscana Aeroporti e Toscana Aeroporti Handling per quanto concerne l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, con la cgis, attualmente prevista fino a marzo 2021;

  • per quanto circa 70 i part time verticali, che dal primo novembre sarebbero stati senza alcun reddito: né stipendio, né ammortizzatori sociali né disoccupazione fino a marzo (a differenza dei lavoratori e delle lavoratrici diretti/e). Occorre al riguardo evidenziare che si tratta per la maggior parte di lavoratori e lavoratrici che da anni vengono sistematicamente assunti/e e, almeno negli ultimi 6/7 anni, hanno dedicato all’aeroporto il 100% della propria forza lavoro, rimanendo occupati/e per tutti i 12 mesi con trasformazioni “temporanee” del contratto.

Preso atto che le stesse organizzazioni sindacali hanno espresso fortissima preoccupazione per la situazione dei lavoratori e delle lavoratrici dell’appalto delle pulizie e del carico/scarico bagagli, in quanto si legge in una nota: “le trattative per la proroga dell’appalto delle pulizie e del carico e scarico bagagli negli aeroporti toscani sono state improvvisamente interrotte e la Cooperativa CFT ha già deciso di inserire tutti i lavoratori dell’appalto negli ammortizzatori sociali fin dal prossimo 25 novembre con la conseguente, improvvisa e drastica interruzione di tutte le attività fino ad oggi svolte sempre a meno che, da qui a pochi giorni, non si presentino novità“.

Il Consiglio comunale

Ritiene che salvaguardare oggi l’aeroporto di Pisa significhi, in primo luogo, salvaguardare il livello occupazionale del territorio, per cui è indispensabile tutelare sia il reddito sia l’occupazione di tutti i lavoratori e le lavoratrici diretti/e e indiretti/e di Toscana Aeroporti e dell’indotto, anche nella fase di riduzione del traffico, per conservare le professionalità necessarie a garantire la piena efficienza dello scalo nel momento in cui si verificherà l’auspicata ripresa del traffico.

Ritiene, quindi, che queste eventuali risorse pubbliche stanziate dalla Regione ad una società a maggioranza privata debbano essere chiaramente vincolate ed utilizzate in forma esclusiva per conservare l’occupazione dei lavoratori e delle lavoratrici dei due scali aeroportuali di Pisa e Firenze.

Chiede alla giunta regionale che gli eventuali stanziamenti siano vincolati a garantire la conservazione di tutti i posti di lavoro dei due scali aeroportuali, e il necessario sostegno economico – in tutte le forme consentite ed opportune – ai lavoratori e alle lavoratrici diretti/e, indiretti /e (appalti della sicurezza, del carico/scarico bagagli, delle pulizie etc.,) e dell’indotto degli scali aeroportuali di Pisa e Firenze alle dipendenze di Toscana Aeroporti, Toscana Aeroporti Handling e delle società di servizio in appalto.

Chiede a tutti i soci pubblici, attraverso le proprie rappresentanze nel CdA e nell’assemblea dei soci di Toscana Aeroporti, di impegnare la società ad elaborare un piano di sostegno all’occupazione e ai salari per tutti i lavoratori e le lavoratrici diretti/e ed indiretti/e dei due scali aeroportuali, da sottoporre al confronto con le organizzazioni sindacali, al fine poi di poter ricevere l’eventuale finanziamento pubblico regionale.

Impegna il Presidente del Consiglio comunale ad inviare il presente documento al Presidente della Regione Toscana, ai membri della giunta, ai gruppi consiliari regionali

Francesco Auletta – Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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