«Ospedaletto, chiude l’inceneritore Ma saranno salvi i posti di lavoro»

domenica
27 maggio 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
7

 

L’annuncio del sindaco: «Sarà riconvertito in struttura per il riciclo»

IL termovalorizzatore chiude, ma «i lavoratori saranno tutti ricollocati». Ad annunciarlo, il sindaco Marco Filippeschi. «L’Ato si era già impegnata a decidere entro il 2018. E ho sensibilizzato la Regione che sta rivedendo il suo piano, concorderemo con gli altri Comuni i costi».

OBSOLETO e pieno di toppe, le giustificazioni che porteranno alla dismissione in tempi brevi. Dopo quasi 40 anni di attività, dunque, l’impianto di Ospedaletto, che «era stato progettato per smaltire spazzatura che conteneva solo un 10% di plastica e molta umidità, dati che sono cambiati profondamente», spiega Daniele Fortini presidente di Geofor, si spegnerà definitivamente lasciando il posto – questo il progetto dell’amministrazione uscente che però dovrà confrontarsi con la nuova – a una struttura di economia circolare dove trasformare i rifiuti più ingombranti in materie-prodotti da rimettere sul mercato. Un argomento molto discusso: a gennaio scorso fu approvato anche un ordine del giorno in prima commissione consiliare permanente per la chiusura. «Erano 65mila le tonnellate l’anno di rifiuti autorizzate, negli anni, sono diminuite proprio perché l’impianto tratta ora materiali diversi che corrodono i macchinari che si rompono spesso. Sono diventate 45mila nel 2016 e 35mila nel 2017. Con i costi che sono lievitati dai 100-120 euro per tonnellata a 250», aggiunge Fortini. «Nei mesi scorsi sono stati fatti rattoppi ma l’impianto è inaffidabile perché avrebbe bisogno di decine di milioni di euro di investimento».

NEL FRATTEMPO? «In questo momento i rifiuti vengono portati a Massarosa, in futuro l’Ato valuterà se coinvolgere anche Massa». «I costi di mantenimento e di trattamento sono al momento esorbitanti: ci sarebbe bisogno di un totale rifacimento. Così, alla luce delle condizioni attuali e tendenziali, che vedono la differenziata in crescita, abbiamo fatto un ragionamento non soltanto politico ma anche economico», precisa il primo cittadino.

DIFFERENZIATA in crescita. «Su Pisa siamo arrivati al 62% con 1,5% di aumento per quanto riguarda il litorale dove sono stati posizionati i nuovi cassonetti intelligenti, si conta di arrivare al 70 in breve», prevede Marco Redini dell’ufficio Ambiente del Comune di Pisa. «Nei giorni scorsi sono venuti in visita anche rappresentanti degli enti comunali di Torino, Forlì e Parma per studiare il nostro sistema».

IL LAVORO. 23 i dipendenti attuali che «saranno assorbiti senza problemi», riflettono sindaco e presidente Geofor. «C’è in corso una trattativa sindacale. Lunedì avremo un nuovo incontro. Abbiamno in programma la costruzione dell’impianto di compostaggio a Pontedera da 44mila tonnellate che dovrebbe essere pronto per febbraio-marzo. E in futuro, nella struttura che nascerà a Ospedaletto (che trasformerà il rifiuto in materia da reimpiegare) al posto del termovalorizzatore, ci sarà la possibilità di incrementare l’occupazione. «Invitiamo Geofor, oltre a non procedere nella riorganizzazione senza un’intesa sindacale – la riflessione di Federico Eligi Riformisti per Pisa – a valutare la possibilità di collocare una parte dei lavoratori impiegati al termovalorizzatore di Ospedaletto nelle due nuove stazioni ecologiche che il Comune di Pisa si accinge ad aprire a breve».

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