Ospedali Santa Chiara e Cisanello: tagli della Regione agli appalti delle pulizie. A rischio salute di degenti e operatori sanitari

Urgente un protocollo sugli appalti tra istituzioni e sindacati a difesa dei lavoratori e delle lavoratrici

Sosteniamo la denuncia da parte delle organizzazioni sindacali contro i tagli decisi dalla Regione Toscana al Sistema Sanitario Nazionale -a seguito anche dei tagli del Governo Meloni- sugli appalti pulizia e sanificazione dell’Aoup per il Santa Chiara e Cisanello: è un atto di estrema gravità i cui effetti negativi, ancora una volta, ricadono pesantemente non solo sui lavoratori e lavoratrici, ma sull’intera cittadinanza con un ulteriore degrado del servizio sanitario. E’ evidente, infatti, che la riduzione del 3.5% delle già scarsissime risorse destinate alle aziende appaltatrici si tramuta subito in una riduzione del monte ore – e quindi della busta paga- del personale, quasi tutto parti-time, e incide sulla qualità del servizio di pulizia degli ambienti dell’ospedale mettendo a rischio la sicurezza dei degenti e degli operatori sanitari. Il personale che effettua pulizie infatti, è un importante presidio per la prevenzione e il controllo delle infezioni correlate all’assistenza, soprattutto in un momento in cui si dovrebbe porre attenzione ai meccanismi di diffusione di antibioticoresistenze.

Negli ultimi decenni i Governi di centrodestra e centrosinistra hanno operato nella medesima direzione: smantellamento del sistema sanitario nazionale, taglio costante dei finanziamenti per la sanità pubblica, privatizzazione della sanità, precarizzazione del lavoro, blocco delle assunzioni. Tutto questo è avvenuto anche negli anni successivi alla pandemia, che ha mostrato in tutta la sua tragicità gli effetti devastanti di queste politiche, prima con il Governo Draghi e ora con il Governo Meloni. Si fanno queste scelte di taglio alla sanità colpendo l’utenza e infierendo sui lavoratori e le lavoratrici più precarie; nel contempo il nostro Paese aumenta la spesa militare e il Governo prevede di investire, sulla base di un accordo bipartisan con il centrosinistra, oltre mezzo miliardo per una nuova base militare nel parco di San Rossore. Tutto questo non è più tollerabile e invitiamo le organizzazioni sindacali a prendere in merito una posizione forte e chiara e a trarne le dovute conseguenze operative. Chiediamo quindi che siano subito ripristinate le risorse necessarie allo scopo di tutelare la salute collettiva.

Ma non solo. Quanto avviene nell’ospedale avviene anche nel Comune di Pisa dove il nuovo appalto del servizio di pulizia prevede, per la nuova gara, un taglio di centinaia di migliaia di euro quindi il peggioramento delle condizioni delle lavoratrici in appalto e l’ulteriore, indecente, riduzione del salario: il settore delle pulizie, dall’ospedale al Comune, è quasi integralmente lavoro femminile povero, contro cui chi governa si accanisce.

Riteniamo indispensabile promuovere una lotta unica di tutti i lavoratori e le lavoratrici degli appalti; a tal fine rilanciamo la nostra proposta -sempre più urgente- di un protocollo tra tutti gli enti pubblici del nostro territorio e i rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici per garantire tutele, occupazione, diritti e salari dignitosi. L’obiettivo è rompere con la logica del massimo ribasso e procedere alla reinternalizzazione dei servizi stessi.

Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune

Condividi questo articolo

Lascia un commento