Paesaggio, Rossi scarica Marson

CORRIERE FIORENTINO Pagina: 1-5

Paesaggio, Rossi scarica Marson

«Anna Marson è un grande tecnico, ma quando esprime giudizi politici compie scivoloni pericolosi». Così il presidente della Regione, Enrico Rossi, prende le distanze dal suo assessore nel dibattito sul maxiemendamento del Pd che riscrive il piano del paesaggio predisposto da Marson (che ha parlato di «partito del mattone»). Rossi chiede di evitare polemiche. Da qui al io marzo, quando il piano andrà un aula, si capirà se i dem (che hanno definito offensive le parole di Marson) vorranno smussare l’emendamento. Anche per evitare una sfiducia pubblica in aula.

Non sono piaciute al gover natore le parole di Anna Mar son sul maxi emendamento del Pd sul piano del paesaggio «mi sembra di vedere un partito del mattone e della pietra che cerca di affermarsi» ed Enrico Rossi ha in pratica scaricato l’assessore all’urbanistica che pure in passato ha sempre difeso (e che sembrava tentato a riconfermare nella prossima legislatura). Assieme al governatore i vertici del Pd, sia dentro che fuori Palazzo Panciatichi, e a questo punto anche la revisione di qualche parte dell’emendamento potrebbe non bastare per convincere Marson a non prenderne le distanze in aula, disconoscendolo a costo di essere poi sfiduciata dalla maggioranza chiamata al voto sul paesaggio il io marzo.
La partita ormai è tutta politica, va al di là delle richieste dei cavatori e di altre categorie, dei timori dei sindaci, e proprio le parole di Marson al Corriere della Sera «mi sembra di vedere un partito del mattone e della pietra che cerca di affermarsi, le elezioni regionali vicine hanno scatenato comportamenti anomali» hanno innescato l’accelerazione e ridotto di molto i margini di mediazione. «Marson è un grande tecnico che ha dato un contributo fondamentale sulla svolta attuata in Toscana nelle politiche per il governo del territorio. Ma quando esprime giudizi politici compie scivolo
ni pericolosi sottolineaEnrico Rossi Respingo con fermezza le sue dichiarazioni sul ruolo del Pd dipinto in modo grottesco, come un partito antiambientalista, asservito ad interessi particolari». «Ricordo a Marson prosegue Rossi che è stato grazie al contributo del Pd che la Toscana ha potuto, prima regione in Italia, approvare una legge innovativa che blocca il consumo di suolo. Esasperare i toni e le polemiche è il miglior regalo che può essere fatto a coloro che vogliono far fallire questi obiettivi.
Invito quindi a lavorare seriamente in commissione, confrontandosi con posizioni anche diverse ma legittime e ricercando soluzioni avanzate per conciliare ambiente e lavoro». Chiaro il messaggio, anche a Marson (che anche ieri ha incassato la solidarietà di intellettuali e associazioni ambientaliste all’attacco del maxiemendamento Pd), rafforzato dall’ultima considerazione: «Sono convinto che questo è il bene della Toscana al di là delle scaramucce politiche, calcoli elettorali, reazioni inconsulte che possono comprendersi se sono momentanee. E, soprattutto, se si riprende il lavoro costruttivo per trovare le soluzioni più avanzate ai problemi».
Duro il segretario regionale Parrini «da Marson sono arrivate parole offensive e inaccettabili» come anche il capogruppo in Regione, Ivan Ferracci che pure dovrà in qualche modo smussare i toni in vista della riunione di maggioranza di giovedì sul Pit del paesaggio, su cui peserà anche lo strappo di Sel (articolo sotto, ndr). «Trovo offensive e irrispettose del ruolo istituzionale che ricopriamo le affermazioni Piano del Paesaggio che, così come la legge sull’estrazione, porteremo in Consiglio regionale il io marzo prossimo sottolinea Ferrucci Su questi provvedimenti stiamo lavorando meticolosamente, cercando un confronto con ogni parte coinvolta, valutando e approfondendo ogni aspetto. Quando a fronte di un percorso istituzionale e di confronto ancora in atto si utilizzano aggettivi come quelli che leggo nelle dichiarazioni dell’assessore, si esprime una cultura che non ci appartiene. Sarebbe più utile e opportuno impiegare il tempo portando contributi al lavoro nelle commissioni».
Marson ieri ha evitato qualsiasi commento, mentre i suoi tecnici stanno studiando con attenzione il testo del Pd, domani scade il termine per presentare gli emendamenti in commissione e l’opposizione di centro destra, con Forza Italia in prima fila, si prepara a dare battaglia al Pit secondo il proprio punto di vista, contrario a quello di Marson (che in aula dovrebbe illustrare il provvedimento che segue da tempo) su molti punti e coincidente quasi con quello del Pd su altri. Proprio perché la posta in gioco è politica però il Pd non potrà contare sul sì di Fi e delle opposizioni e da qui al io marzo si proverà forse a ritoccare il testo, anche se sulle cave la par tita è data per persa dagli ambientalisti. Di certo Rossi, anche ieri, non ha parlato ad Anna Marson ed il primo faccia a faccia potrebbe esserci nella giunta di domani. Un confronto importante per capire cosa farà l’assessore nei prossimi giorni e se dopo lo strappo Rossi cercherà una ricucitura per evitare la resa dei conti pubblica in aula.

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