Paradisa: l’immobile ritorni ad essere residenza studentesca. La destra boccia nostro odg e preferisce la speculazione dei Fondi immobiliari

Nell’ultima seduta del Consiglio comunale la maggioranza che sostiene il sindaco Conti ha bocciato l’ordine del giorno che abbiamo presentato con cui si chiedeva il riutilizzo dell’immobile Paradisa, 522 posti letto lasciati in completo abbandonato dal 2009, come residenza studentesca gestita dall’Ardsu (Azienda regionale Diritto allo Studio Universitario), al fine di garantire pienamente il diritto allo studio a tutti quegli studenti e studentesse che hanno diritto ad un posto alloggio, senza che però questo gli venga garantito. Per questo nel documento proposto impegnavamo il sindaco e la Giunta a coordinarci con Ardsu, Regione e Università di Pia per chiedere congiuntamente un incontro urgente ad Invimit, proprietario dell’immobile, per arrivare ad una intesa per il suo riutilizzo per alloggi studenteschi.

La bocciatura da parte della destra di questa richiesta politica ha il significato ben preciso dare il via libera alla speculazione da parte di Fondi immobiliari su questo immobile, su cui ad oggi nonostante il nostro lavoro di controllo e denuncia c’è un silenzio inquietante.

Infatti da un atto dello scorso 29 maggio risultava pervenuta a Invimit, proprietaria dell’immobile, “un’offerta per l’acquisto dell’intero asset per un valore di € 13.000.000” e che ”eventuali offerte concorrenti dovranno pervenire entro le ore 12 del giorno 28 luglio 2023”. Invimit si riservava, “a sua discrezione e insindacabile giudizio, di non accettare alcuna offerta o non procedere all’aggiudicazione qualora entro la data del 4 agosto 2023 l’immobile dovesse essere incluso in altro progetto di valorizzazione gestito da INVIMIT SGR”. Ricordiamo che Invimit società di proprietà pubblica, è lo stesso soggetto con cui il Comune tratta al vendita della Mattonaia, dell’ex-asilo Coccapani e dell’edificio in via Fermi per farvi hotel studenteschi.

Da allora abbiamo chiesto più volte anche in consiglio comunale al Sindaco, con interpellanza e question time, di sapere ed informarsi su chi fosse il soggetto che aveva formulato l’offerta ad Invimit, e se Invimit avesse proceduto alla aggiudicazione, ma senza ricevere mai alcuna risposta.

E’ possibile che il Comune di Pisa non sappia e non si informi su una operazione da milioni e milioni di euro? Possibile che il Comune non si informi su quali investitori vogliano comprare un immobile che, riutilizzato invece dall’Ardsu, potrebbe dare risposte a quelle centinaia e centinaia di studenti e studentesse che vedono negato il loro diritto ad avere un alloggio?

Dopo il voto di lunedì in consiglio comunale esprimiamo ancora una volta la nostra più forte preoccupazione su una possibile speculazione in corso nella nostra città, e come questo avvenga senza alcuna trasparenza. Questo anonimo Fondo Immobiliare potrebbe acquistare la Paradisa, se non l’ha già fatto, per trasformarla in un hotel studentesco, ovvero in posti letto di lusso che drogherebbero ulteriormente il mercato degli affitti. Nel contesto di crisi economica ed abitativa sempre più acuta in cui siamo già immersi, ciò contribuirebbe ad espellere cittadinanza studentesca e famiglie meno abbienti dalla città.

Da anni ci battiamo invece per il recupero dell’immobile come residenza studentesca, affinché i 500 alloggi vengano recuperati attraverso un accordo tra Invimit e l’Azienda Regionale per il Diritto allo studio, per dare finalmente una risposta alla cronica carenza di alloggi per i borsisti che, nella nostra città, non vedono garantito il diritto che pur gli viene riconosciuto.

Abbandonare il percorso di recupero della Paradisa a fine di residenze studentesche è una scelta scellerata per la città e per il diritto allo studio a vantaggio di chi nutre appetiti speculativi su quell’area.

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