«Parco delle torri, tutto fermo le rassicurazioni non bastano»

TIRRENO PISA Pagina: I

«Parco delle torri, tutto fermo le rassicurazioni non bastano»

Il gruppo consiliare “1Jna cittàin Comune-Prc” chiede che l’amministrazione comunale si cauteli nel caso in cui ci sia bisogno di abbattere “Il parco delle Torri” a Cisanello dopo un eventuale fallimento del costruttore. Giovedì, infatti, in consiglio comunale è stata discussa l’interpellanza presentata da Ciccio Auletta e Marco Ricci: i due consiglieri di Ucic-Prc chiedevano lumi sulla sospensione dei lavori nel cantiere di via Bargagna, inaugurato sette anni fa e rimasto incompiuto dopo molti stop e ripartenze.
L’assessore all’urbanistica Ylenia Zambito ha risposto che la ditta di costruzioni Bulgarella ha dato assicurazioni sul proseguimento dell’operazione; l’assessore ha riportato anche le spiegazioni della parte privata: ci sono stati dei problemi legati alle banche che saranno presto risolti. Zambito ha infine ribadito, come già altre volte aveva fatto, che il Comune non ha alcuna responsabilità perla situazione. La risposta data in consiglio chiude la questione sul fronte del passato, maAuletta e Ricci rilanciano: «Noi crediamo che queste generiche rassicurazioni non siano più accettabili. L’operazione tante volte propagandata è fallita e consegna alla città un ecomostro». La previsione di Ucic-Prc è che si sta «accettando di lasciare la città ostaggio di questi scheletri di cemento per chissà quanto tempo ancora», nel caso più ottimistico; ma «se la società fallisse» il rischio è di non avere i fondi per abbattere le torri: «Nella convenzione che regola le relazione tra il privato e il Comune, l’amministrazione non si è cautelata in alcun nodo per permettere un eventuale ripristino ambientale dell’area», dubitano i due consiglieri in una nota. Poi tratteggiano lo scenario opposto, ovvero se invece le cautele e le fideiussioni ci fossero, In questo caso Auletta e Ricci chiedono trasparenza: «Si comunichi a tutti qual è il termine fissato perla loro escussione e il conseguente utilizzo per il ripristino ambientale dell’area».

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