Parte da Livorno la sfida regionale, «dal basso e di sinistra», di Buongiorno Toscana.

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Parte da Livorno la sfida regionale, «dal basso e di sinistra», di Buongiorno Toscana.

Una sfida al Pd di Enrico Rossi. Una sfida al Movimento 5 Stelle (non è un caso che al lancio ufficiale dell’iniziativa, ieri al teatro 4 Mori di Livorno, sia comparso l’ex M5S Massimo Artini). Ma anche una sfida alla sinis tra tradizionale. Perché, ripete il portavoce Andrea Raspanti, già candidato sindaco alle ultime elezioni livornesi dove superò il 16%, «non siamo interessati a rimettere insieme i cocci della sinistra, non per mancanza di rispetto, ma perché vogliamo fonderli in qualcosa di nuovo: non è mai troppo tardi, usciamo da logiche di pedigree o non andremo da nessuna parte». E giù con l’applauso.
Ieri il teatro vicino al porto era quasi al completo per questo esordio politico, con volti arrivati da mezza Toscana. Compreso, un po’ a sorpresa, il sindaco di Volterra, Marco Buselli: «Sono qui per ascoltare, vorrei capire se c’è un’alternativa a un sistema che nel tempo ha creato danni…». In platea, con foto postata su Facebook, anche il vendoliano Dario Danti, che si appena dimesso dalla giunta Pd di Pisa.
Dal palco Stefano Romboli, presidente di Buongiorno Livorno, lancia un primo messaggio di sfida: «In questa stessa sala una settimana fa c’erano dodici parlamentari del M5S e al massimo 100-120 persone. Stavolta è
piena». L’ambizione è chiara: «Esportare in Toscana ciò che per Livorno ha rappresentato e rappresenta Buongiorno». Ovvero l’esperienza che alle amministrative ha riunito una serie di liste di sinistra, ottenendo un eccellente risultato che ha dato un contributo decisivo alla storica sconfitta del Pd. Ma lo scenario livornese è particolare (un Pd dilaniato dalle polemiche, un centrodestra ridotto ai minimi termini, una parte della sinistra che non vuol rimanere confinata nel non-governo): il modello BI può essere esportato in tutta la Toscana?
Per Buongiorno Toscana i temi sono gli stessi: salute, lavoro, futuro. Con il sottofondo: “Voglia di cambiare”. L’evento si apre con un video del fratello di Peppino Impastato e l’intervento di un ex operaio della Trw, Stefano Sodano, uno dei 450 licenziati a Natale dalla multinazionale dell’automotive. Intervengono, tra gli altri, il personaggio ambiente 2012 Alessio Ciacci e Gavino Maciocco che parla di sanità, senza mandarle a dire al modello Rossi. Poi rappresentanti di Calcinaia, Sesto Fiorentino, San Miniato, Empoli, Montespertoli, Monteriggioni, Capraia, Montelupo, Volterra.
Ma questa esperienza quanti e quali consensi potrà raccogliere fuori dai confini dei Quattro Mori? Possibile riproporre su scala regionale l’exploit di Bl? Con quali forze? E ci sarà di sicuro una lista in corsa alle regionali? Con quale candidato? A Livorno la sfida è partita («non sprecheremo questa occasione», ripete Romboli). Attenzione però: «Buongiorno Toscana – sottolinea – è una struttura snella, aperta, un progetto di ampio respiro che guarda oltre le regionali». E, «senza rinnegare l’interesse per queste elezioni», «non ci faremo neutralizzare» e «andremo avanti a prescindere dalla partecipazione e dall’esito». Con una «vocazione maggioritaria», non di una «sommatoria di minoranze», «pronti a contendere il governo della Regione al Pd».
In Toscana si sta formando un polo della sinistra no-dem: oltre alla spinta di Buongiorno, ci sono partiti come Prc e Sel, i comitati di Tsipras. C’è una rete di liste civiche, come dimostrala presenza ieri, seppur informale, del sindaco di Volterra (che non si può certo dire sia un volto di sinistra). E ci sono i delusi del MSS. Anche se fuori dal cinema Artini vuole sottolineare che «non saremo in lista» perché «oggi per quelli che erano del M5S presentarsi alle regionali sarebbe un azzardo troppo elevato».
Ma su cosa debba essere questo polo no-dem non sono tutti d’accordo. In una sorta di schema dove per orale “due sinistre” si prendono le misure. Nei giorni scorsi da partiti mondo Tsipras è già stato fatto il nome del possibile candidato: Tommaso Fattori, ispiratore dei movimenti per l’acqua pubblica e portavoce del Social forum di Firenze del 2002. «Fattori è bravissimo dice adesso al Tirreno Raspanti – ma è la logica che sta dietro, l’idea di mettere insieme tanti cocci, che non ci piace …».
Buongiorno sembra voler mettere i suoi puntini sulle ì. Come raccontano in parte i tre minuti di applausi che hanno fatto seguito all’intervento di Raspanti dal palco: «non ci siederemo ai tavoli col bilancino a fare la conta dei seggi» e «noi ragioniamo da maggioranza, vogliamo vincere, non ci interessa un seggio in consiglio». Insomma, «pensiamo alle regionali, ma non a tutti i costi …». Nessuno «specchio specchio delle mie brame, chi è il più a sinistra del reame», dice. Nessuna «formula magica» richiamando un «effetto Tsipras»: «Abbiamo un’occasione storica da non sprecare. Nei prossimi giorni ci confronteremo con le forze che lo vorranno, per valutare un impegno diretto alle elezioni, ma tenendo fede al progetto». Insomma, più che a un polo-collage di sinistra con Buongiorno Toscana, Bt punta ad essere il “nuovo” che tiene insieme le altre forze. Ci riuscirà? Certo è che se le elezioni saranno il 10 maggio, entro fine marzo dovranno essere raccolte le firme…

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