PATRIMONIO COMUNE E’ PARTECIPAZIONE

La rete “Le Città in Comune” – che riunisce le liste di cittadinanza anti-austerity – si mobilita sul tema del federalismo demaniale, che regola il passaggio di immobili dallo Stato agli Enti locali. Entro il 30 novembre, infatti, gli Enti locali avrebbero potuto presentare domanda per partecipare alla Manifestazione di interesse indetta dall’Agenzia del demanio, che metteva gratuitamente a disposizione immobili pubblici inutilizzati.

Per rigenerare il patrimonio immobiliare abbandonato, per dare una risposta concreta all’emergenza abitativa, all’assenza di luoghi per la cultura e per creare spazi di lavoro condivisi per le nuove generazioni, per rompere i rapporti strutturali tra le amministrazioni, i grandi costruttori e gli interessi finanziari, le “Città in Comune” ha posto con forza il tema in queste settimane nel confronto con le amministrazioni di diverse città.

Ha cominciato dieci giorni fa Pisa, dove “Una città in comune” ha discusso in Consiglio comunale una mozione che ha spinto il Sindaco a comunicare le richieste dei beni disponibili al demanio, poi ha presentato un ordine del giorno che chiedeva l’avvio di percorsi partecipativi sull’utilizzo dei beni richiesti, bocciato con 12 voti contrari e 11 favorevoli. Ha concluso ieri Roma, dove “Repubblica Romana” e “Sinistra per Roma” hanno raccolto le firme necessarie per presentare un’interpellanza popolare che chiede al Sindaco che sia la cittadinanza a scegliere le destinazioni d’uso, in base alle priorità e ai bisogni indicate dai territori e dall’attivismo sociale dei quartieri.

Anche nelle città in cui sono stati richiesti beni al demanio, assistiamo all’assoluta mancanza di coinvolgimento della cittadinanza: le Giunte hanno scelto quali beni le interessavano senza alcun dibattito pubblico sulle destinazioni d’uso e spesso con il primo obiettivo della vendita degli immobili a poco prezzo, per fare cassa e dare facili profitti ai grandi interessi.

La partecipazione, termine che al centrosinistra piace usare, resta uno slogan vuoto. Ancora una volta assistiamo a trasformazioni decise dall’alto, senza alcuna forma di discussione pubblica e di ascolto dei bisogni delle cittadine e dei cittadini. Per questo nei prossimi mesi “Le Città in Comune” proseguirà sul territorio la campagna sulla valorizzazione sociale degli immobili abbandonati, a partire proprio da quelli di proprietà demaniale e promuoverà nelle varie città assemblee e mobilitazioni affinché siano attivati processi di partecipazione e trasparenza sul futuro del patrimonio pubblico da recuperare.

Le Città in Comune

ALBA Bari – Ancona Bene Comune – Appello per L’Aquila – Brescia Solidale e Libertaria per i Beni Comuni – Brindisi Bene Comune – Cambiamo Messina dal basso – Cittadinanza e Partecipazione (Feltre) – Gioiosa Ionica bene comune – Gruppo Consiliare Imperia Bene Comune – PerUnaltracittà (Firenze) -– Repubblicana Romana – Sinistra per Roma – Sinistra per Siena – Una città in comune (Pisa)

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