Patrimonio Pubblico: La Lega appalta la svendita ad un Advisor per migliaia di euro.

Decine e decine di migliaia di euro dei cittadini e delle cittadine verranno spesi dalla giunta Conti per speculare sul mercato immobiliare e svendere il patrimonio pubblico del Comune di Pisa. È questa la sostanza della proposta della destra di stanziare 250 mila euro per il prossimo anno per dotarsi di un advisor per realizzare il piano delle alienazioni. Per la Lega i beni pubblici sono un costo, un peso di cui provare a sbarazzarsi abdicando da qualsiasi progetto di valorizzare sociale del bene comune.

 

Da qui la proposta di appaltare dietro lauto compenso ad un soggetto privato la gestione dei beni immobili comunali a partire dal loro censimento e dalla stime dei valori con l’unico, solo e imperativo obiettivo finale: la svendita del patrimonio. Non solo pagheremo un “advisor immobiliare” per avere una consulenza, ma sarà questo soggetto privato a indicare al comune quanto e come spendere in pubblicità. Sarà il soggetto privato a selezionare e a trattare con altri soggetti privati del settore immobiliare per stimolare le svendite. Si esautorano così anche gli uffici comunali dalle loro funzioni che vengono esternalizzare a soggetti terzi. Siamo sempre stati profondamente contrari alla politica dell’alienazione del patrimonio pubblico che, invece, soprattutto in una fase di crisi deve essere valorizzato e riutilizzato per fini socialmente utili. Invece la Lega impoverisce il patrimonio comune e per di più tutto ciò avviene con un ulteriore esborso a carico della cittadinanza. Non serve un consulente immobiliare per comprendere la fase di crisi che affligge il settore immobiliare. Non serve pagare un professionista per sapere che gli immobili che da decenni rimangono invenduti e che negli anni hanno visto aste deserte e perdita di valore, rimarranno invenduti. Siamo contrari a questa ulteriore mercificazione del patrimonio comune e rilanciamo l’immediato riutilizzo a fini sociali di strutture come la Mattonaia, l’ex asilo Coccapani, il Fossabanda, togliendoli dal piano vendite e dando vita a percorsi partecipativi di gestione.

 

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

Condividi questo articolo

Lascia un commento