Per il 2020 la giunta Conti stanzierà solo 150mila euro per il settore spettacolo e cultura

150 mila euro.
Sono queste le sole e uniche risorse che la Giunta Conti metterà a disposizione per tutto il 2020 a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici dello spettacolo e della cultura, nonchè per aiutare tutte le associazioni culturali e le aziende che lavorano nel settore della cultura e dello spettacolo a fronte della emergenza sociale ed economica determinata dalla diffusione del Covid-19.

E’ questo quanto ha ribadito l’assessore Magnani nel corso della audizione in Terza Commissione negli scorsi giorni, da noi richiesta, di fronte a tutti gli operatori e le operatrici del settore.

Siamo davanti ad un piano della destra non per rilanciare ma per chiudere definitivamente la cultura nella nostra città con politiche di disinvestimento e disinteresse totale per un settore strategico, che vede impiegati oltre 150 dipendenti, e che fra fornitori, finanziamenti, utilizzo delle strutture ricettive e ristoranti porta all’economia cittadina 1,2 milioni di euro annui che quadruplicano se consideriamo anche l’indotto indiretto. Un settore in ginocchio a causa della pandemia ma pronto a fare la sua parte che si è sentito rispondere dall’assessore che lui non può fare nulla, attribuendo colpe agli uffici e al Sindaco che non gli permettono di lavorare.

Siamo al paradosso per cui non si investono risorse straordinarie ma si riducono quelle ordinarie, arrivando persino a cancellare il bando per le attività culturali promosse dalle associazioni!!!

In questi due anni abbiamo a più riprese denunciato l’assenza di qualsiasi politica culturale della destra, ma qui siamo a qualcosa di ben più grave che avrà ricadute pesantissime su lavoratori, lavoratrici, associazioni, imprese e tutta la cittadinanza.

Senza cultura una città si spegne, senza cultura una comunità non ha futuro. Ma tutto questo non solo non interessa alla Giunta Conti: non c’è nessuna visione e strategia, e per questo rilanciamo la richiesta che viene da tutto questo comparto di aprire subito un tavolo istituzionale pubblico e partecipato per invertire la rotta.

Importanti spazi aperti della città, che oggi sarebbe indispensabile riutilizzare viste le norme sul distanziamento, non vengono neanche presi in considerazione e lasciati nell’abbandono, ma anche per il litorale siamo al vuoto più totale. Le periferie totalmente dimenticate e così anche il sostegno ai circoli che in tanti di questi quartieri sono rimasti gli unici luoghi di aggregazione.

Ciccio Auletta
Gabriele Amore
Olivia Picchi

Condividi questo articolo

Lascia un commento