Per rom e sinti il Comune spende 280.000 curo l’anno

TIRRENO PISA Pagina: IV

Per rom e sinti il Comune spende 280.000 curo l’anno

Per i rom il Comune ha speso 280.000 euro all’anno dal 2010 al 2012 e 247.711 nel 2013. Lo ha illustrato l’assessore al sociale Sandra Capuzzi ieri in consiglio comunale, in risposta a un’interrogazione depositata dal consigliere Gino Logli (Forza Italia). La spesa complessiva nel quadriennio si è ridotta a meno di un terzo da 934.895 a 303.806 euro: gli importi rimanenti rispetto alla quota versata dal Comune sono stati finanziati ad hoc dalla Regione Toscana. Sono cinque le macrovoci in cui è suddivisa la spesa: accompagnamenti sociali, scolarizzazione, manu
tenzione, rimpatri volontari e intermediazione abitativa. E il crollo di quest’ultima – da 501.232 euro del 2010 a 66.304 del 2013 – ha determinato la riduzione così spinta della spesa per la comunità rom: l’esperienza negativa del progetto “Città sottili” ha convinto l’amministrazione a concentrare i suoi sforzi su altri aspetti. Per esempio gli accompagnamenti sociali, cresciuti di poco, rna per la prima volta a sei cifre nel 2013: 117.685 euro sono i fondi per questa voce, che rappresenta gli interventi di mediazione sociale dedicata ai nuclei familiari. Tra gli obiettivi ci sono la lettura dei bisogni attraverso attività di ascolto; il supporto all’accesso e al corretto
utilizzo dei servizi sul territorio; il sostegno e il monitoraggio dei processi di inclusione e autonomia; l’osservazione dello stato di salute; il monitoraggio delle presenze; la realizzazione di attività laboratoriali.
Azzerati del tutto i rimpatri volontari; si partiva da 18.211 euro del 2010 e anche qui l’esperienza ha insegnato qualcosa: i rom prendevano il sussidio monetario per espatriare e dopo qualche mese ritornavano in Italia, se non proprio a Pisa; al punto che qualcuno aveva parlato di «vacanza pagate dal contribuente». Ancora, sono quasi annullati pure i costi di manutenzione: da 204.851 a 12.816 perché molte delle attività in carico alla mano pubblica sono state girate alla comunità rom per responsabilizzarla e tante altre sono state eliminate (vedi “Città sottili” e simili).
Infine sono in salita rispetto al 2012 – ma il record è stato toccato nel 2010 – le spese di scolarizzazione e assistenza ai minori: 107.000 euro è l’ultimo dato disponibile. La macrovoce comprende il supporto burocratico e relazionale dato ai genitori nel rapporto con la scuola; la riduzione dei fenomeni di dispersione e abbandono; il monitoraggio dei percorsi scolastici; l’accompagnamento su scuolabus; il supporto all’accesso delle pratiche sportive.

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