Periferie e litorale con Conti

martedì
26 giugno 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
II

SVOLTA STORICA » LA GEOGRAFIA  DEL VOTO

Centrodestra e Lega sfondano nei quartieri popolari più “arrabbiati”

di Danilo Renzullo

PISA

I quartieri popolari voltano le spalle alla storia, il Litorale affossa il centrosinistra. La cerchia periferica, che tradizionalmente ha alimentato la storia politica dell’ormai ex città rossa, confermala rottura con il passato che si è materializzata alle scorse politiche, quando il centrosinistra fu costretto ad ammainare la bandiera a favore di quella del Movimento 5 Stelle, replicata al primo turno delle amministrative. In cui il voto “liquido” ha fatto esplodere nelle urne il disagio sociale, economico ed occupazionale trasformando la cintura cittadina storicamente fedele alla sinistra e a tutte le sue trasformazioni in un fortino della Lega. Lo stesso che il partito del Carroccio ha conservato (migliorando in molti i casi i risultati) anche al ballottaggio, assorbendo quasi interamente l’elettorato moderato del centrodestra.

La chiave della storica svolta è stata però il Litorale, dove si è trasformato in un boom di voti il tradizionale apporto che la fascia costiera ha storicamente fornito al centrodestra. Sul Litorale, la coalizione guidata da Michele Conti ha conquistato 2.159 voti, 1.014 in più alle croci apposte sul nome di Andrea Serfogli. Un distacco enorme soprattutto se rapportato al risultato totale che ha visto il centrodestra staccare di 1.811 preferenze il centrosinistra. Marina di Pisa, Tirrenia e Calambrone sono stati i motori di un successo costruito occupando gli spazi delle periferie cittadine lasciate vuote dal centrosinistra dove l’abbandono, il degrado e i problemi della sicurezza sono stati declinati dal centrodestra in ricette per una rinascita “ambientale” e sociale accompagnati sul Litorale dalle promesse di mettere in campo un piccolo Piano Marshall per combattere la decadenza della fascia costiera cittadina.

La pioggia di milioni che nei prossimi mesi si abbatterà sui quartieri popolari (da Sant’Ermete ai Passi, da San Giusto a San Marco) per concretizzare i progetti di ammodernamento e riqualificazione messi in campo dall’amministrazione uscente, non sono bastati a colmare quel vuoto che negli anni hanno trasformato le periferie in polveriere sociali pronte ad esplodere. Dove la “rabbia” si è trasformata nei seggi in un voto di protesta che ha abbandonato il “cambiamento” del Movimento 5 Stelle a cui si erano affidate le periferie pisane alle ultime Politiche facendosi travolgere dall’ondata leghista alle amministrative.

Il ballottaggio non cambia la geografia politica cittadina, stravolta già dal primo turno. Il centrosinistra “conquista” i quartieri centrali e, nonostante l’agonia di voti del Pd (alle Politiche e alle amministrative), riesce ad alzare la propria bandiera nelle zone di San Martino (785 voti contro i 661 del centrodestra), Stazione (606-575), San Francesco (1.327-974), Santa Maria (1097-873) e a riconquistare il quartiere di Sant’Antonio, seppur per una manciata di voti (856-848). Il centrosinistra tiene anche nella fascia cittadina immediatamente fuori dal centro storico, in particolare nelle zone delle Piagge (872-807) e di Pratale-Don Bosco (803-780). Confermala sua “leadership” a Pisanova-Cisanello (2.980 contro 2.860) e si riprende Porta a Lucca (1.280-1.278). In periferia vince solo a Coltano (121 contro 111).

La svolta a destra è stata invece alimentata dai quartieri popolari. Il centrodestra si impone a San Giusto-San Marco (1.564 voti contro i 1.451 del centrosinistra), Sant’Ermete (563-427), Putignano (666-522), Riglione-Oratoio (1.188-1.003), Porta Nuova-Gagno (1.280-987), Barbaricina (1.002-828), Cep (867-633), I Passi (201-180), San Piero-La Vettola (823-487), riuscendo a strappare al centrosinistra Porta a Mare (587-463). Il successo della coalizione guidata da Conti si è però concretizzato soprattutto con i voti ottenuti sul Litorale, dove lo tsunami leghista ha inghiottito anche i discreti risultati (i migliori della coalizione a due) ottenuti al primo turno dal progetto civico di Antonio Veronese. L’apparentamento col centrosinistra non è riuscito a rappresentare quell’argine che la coalizione guidata da Serfogli sperava di innalzare per riconquistare il Litorale.

«Al di là del successo cittadino, la vittoria del centrodestra è stata costruita sul Litorale, intercettando il malessere e il malcontento di residenti ed imprenditori generato dall’amministrazione uscente che non ha mai avuto un’attenzione particolare per una zona che ha bisogno di riqualificazioni, manutenzioni, sicurezza e di una lotta all’abusivismo», sottolinea soddisfatto Gianluca Gambini, il candidato della Lega che ha ottenuto il maggior numero di preferenze, possibile assessore al Litorale della giunta Conti. «Per me sarebbe un onore, ma è prematuro – conclude -. Siamo abituati a parlare prima delle cose concrete da fare e poi delle cariche».

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