PISA – La destra introduce criteri discriminatori per l’accesso ai nidi di infanzia comunali

È questo uno dei vergognosi obiettivi strategici che la Giunta leghista del sindaco Conti ha inserito nel Documento unico di programmazione che sarà approvato dal consiglio comunale nelle prossime settimane.

La Giunta ha infatti aggiunto come “criterio premiante” per l’assegnazione dei posti nei nidi di infanzia il maggior numero di anni di residenza nel Comune di Pisa.

Si tratta, in poche parole della riarticolazione in salsa pisana dello slogan leghista – ripreso da Casapound e Forza Nuova – “prima gli italiani”, che in questo caso va a colpire i bambini e le bambine più piccole.

Nei fatti siamo davanti ad una norma inaccettabile in cui la storicità della residenza, ovvero una condizione assolutamente irrilevante per il godimento di un diritto come quello riguardante gli interventi per l’infanzia, viene usato come fattore di esclusione e discriminazione.

Si tratta dell’ennesimo intervento di propaganda con cui si mira a colpire lo “straniero”. In realtà si colpiscono tutte le giovani coppie, magari precarie, che magari si sono trasferite da poco in città. Si tenta, infatti, di far valere meno il criterio del minor valore ISEE, ovvero del reddito del nucleo familiare, rispetto al luogo in cui si abita o si è abitato. Si favorisce dunque chi è più benestante, come già accaduto per il bonus acqua o il bonus mamma.

Ma non solo. La cosa più intollerabile è che il criterio della storicità della residenza è già stato utilizzato per escludere proprio le persone più deboli economicamente dagli interventi per l’emergenza abitativa e da vari bonus ed agevolazioni.

Pisa non può tollerare questa barbarie.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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