Pisa ora valuta l’impatto del nuovo porto di Livorno

TIRRENO PISA Pagina: V

Pisa ora valuta l’impatto del nuovo porto di Livorno

Presentato il progetto della nuova darsena Europa che lambirà Calambrone i politici chiedono equilibrio fra sviluppo industriale e ambiente naturale

L’impatto ambientale del porto di Livorno su Pisa sarà minimo: è quanto hanno certificato ieri i tecnici dell’Autorità portuale labronica alla prima commissione consiliare permanente del Comune di Pisa, che si occupa di urbanistica e ha organizzato un’audizione a palazzo Gambacorti.
L’incontro è la conseguenza di un ordine del giorno votato all’unanimità in consiglio comunale due settimane fa: proposto da Valeria Antoni (M5S), quel testo richiedeva un approfondimento sul pericolo di erosione a danno delle coste pisane in seguito ai lavori previsti nel porto di Livorno. Ma le risposte fornite dagli ingegneri intervenuti sono state più complete, perché in via informale i tecnici hanno mostrato il documento di sintesi (non ancora approvato) con le controdeduzioni fornite a tutti gli enti che hanno fatto richieste di chiarimenti l’anno scorso: infatti dal primo gennaio 2014 – e per sessanta giorni – sono state possibili le osservazioni sul piano regolatore portuale.
Anche il Comune di Pisa pose delle questioni su erosione, contesto ambientale, paesaggio, salute umana, vocazione turistico-ricettiva e conseguenze sul valore naturalistico dell’area. Con un’immagine poetica, i tecnici livornesi hanno garantito che «il porto non incide sul tramonto», nel senso che le strutture in progetto non copriranno mai il sole inghiottito dal mare, se visto dal litorale pisano. In realtà l’analisi è molto più raffinata e prevede anche
delle simulazioni tridimensionali che si concludono con numeri precisi: il peggioramento della visuale sarà del 15,5% o dell’11,6% a seconda del punto di simulazione, cioè sulla battigia di Calambrone rispettivamente a 350 metri e a un chilometro dallo Scolmatore.
Il documento di sintesi si basa sulla determinazione n. 4 del 3 giugno 2014 emanato dal Nucleo regionale di valutazione; l’agenzia regionale ha riconosciuto «che la strategia di sviluppo e potenziamento del porto di Livorno persegue anche obiettivi di sostenibilità ambientale», dà parere positivo all’opera e suggerisce alcuni piccoli correttivi.
Oltre ai risultati degli studi svolti, la commissione consiliare ha avuto ulteriori garanzie: l’impegno preso (per ora solo a livello tecnico, ma arriverà anche la copertura politica) è che ci sarà un monitoraggio continuo anche in fase di realizzazione e una particolare cura alle opere di mitigazione. Per capirsi, per realizzare la “Piattaforma Europa” (la parte più imponente del progetto) dovrà essere scavata una quan tità enorme di materiale: si tratta di sabbia di ottima qualità che sarà utilizzata per il ripascimento più a nord, cioè per mitigare l’erosione della costa che è già in atto, indipendentemente dalla presenza del porto.
Le reazioni dei consiglieri sono state di vario tipo: chi più scettico, chi più rassicurato. In Comune c’è la consapevolezza che il porto sia un’opera strategica per tutta la Toscana, con risvolti occupazionali e turistici anche su Pisa. Quindi si chiede attenzione per far convivere lo sviluppo più industriale a sud dello Scolmatore con quello più naturalistico dovuto alla presenza del Parco a nord. L’assessore all’urbanistica Ylenia Zambito ha commentato: «Si tratta di non contrapporre gli interessi legittimi delle due città, ma di trovare l’equilibrio che porti a vantaggi reciproci. Il nostro impegno rimane quello del controllo continuo».

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