Più auto e meno bici, uguale: meno salute, qualità dell’ambiente… e soldi

Anche quest’anno la Giunta leghista vuole aumentare le fasce orarie di sosta gratuita nel periodo natalizio, incentivando il ricorso alla macchina con l’idea (sbagliata) di sostenere il commercio in occasione delle feste. La delibera infatti comincia con la considerazione che “viene denunciato un periodo di crisi economica imputabile anche alla carenza di aree di parcheggio a costi contenuti in prossimità del centro storico”.

Non sappiamo quanto e in base a quali dati la crisi, se c’è, possa essere imputabile ai parcheggi a pagamento. Notiamo però come secondo quest’amministrazione vada benissimo che la paghi la cittadinanza: infatti si stima che verranno a mancare dalle casse della Pisamo circa 19.000 €… il vero danno lo conosceremo però a babbo morto. Soldi dei e delle residenti, anche di chi non userà l’auto per andare in centro.

Poi, dato che ogni occasione è buona per incentivare l’uso dell’auto privata, ci pensa Pisa nel cuore a trovare altre due ” motivazioni”, sostenendo in una mozione appena presentata che il traffico veicolare renderebbe più sicure vaste zone del centro ora poco frequentate e che città come Firenze o Milano prevedono ZTL meno stringenti.

Che più traffico potesse darci più sicurezza è una novità, mentre che si possano seguire cattivi esempi no. Ma tutto questo non stupisce, quando si sa che chi governa la città non crede che ci sia il cambiamento climatico o, comunque, non gli interessa affrontarlo. E nemmeno i dati sull’inquinamento dell’aria, che d’inverno raggiungono i valori peggiori, allarmano questa giunta, la quale evidentemente non è interessata nemmeno alla tutela della salute dei cittadini.

In questo mondo che va al contrario, hanno deciso anche di togliere le rastrelliere per le bici da Borgo, spostandole nei vicoli vicini per questione di “decoro”. Come se fossero le biciclette e non le auto a devastare le nostre città.

Dopo un anno e mezzo dall’insediamento del sindaco Conti, la nuova Pisa si conferma fuori dalla storia, isolata dall’Europa, inquinata e pericolosa. Un anno di intense manifestazioni che chiedono di uscire dall’economia dei combustibili fossili, i dati sui danni alla salute causati dall’inquinamento dell’aria usciti recentemente sui giornali, non scalfiscono convinzioni granitiche. A fronte di questo la mozione sull’emergenza climatica approvata in consiglio comunale all’unanimità risulta solo triste ipocrisia.

Ci chiediamo cosa mai potrà scrivere questa amministrazione nel nuovo Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, quando nel Bilancio previsionale programma soprattutto parcheggi.
Serve un cambio drastico di rotta, per il pianeta e per la qualità della vita dei cittadini, ma nel frattempo siamo costretti a chiederci se dovremo cominciare a procurarci le mascherine per girare in città.

Diritti in comune: Una città in comune, Rifondazione Comunista, Pisa Possibile

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