PIU’ INDUSTRIA CONTRO LA CRISI

giovedì
7 giugno 2018
Testata:
NAZIONE PISA
Pagina:
7

Patrizia Pacini: «Le priorità: infrastrutture, lavoro e formazione»

di GUGLIELMO VEZZOSI

Una realtà economica e imprenditoriale, quella pisana, che punta a essere punta d’eccellenza in Europa e che per questo chiede infrastrutture moderne ed efficienti, ma sostenibili, che crede nella formazione e nel valore del lavoro soprattutto quello femminile come sinonimo di indipendenza economica e realizzazione personale. E’ stato un po’ questo il filo conduttore dell’articolata relazione illustrata ieri matina dalla presidente dell’Unione Industriale, Patrizia Alma Pacini davanti a una platea delle grandi occasioni convenuta nella sede di via Volturno per l’assemblea annuale dell’Unione. La relazione è stata preceduta dalla proiezione di un video che ha esaltato il valore del fare industria, l’ingegno e la creatività italiana in una prospettiva di sviluppo e crescita europea. MA QUALE è lo stato di salute del settore manifatturiero locale? Tutti gli indicatori convengono nel dire che la ripresa c’è, soprattutto nel Nord Italia e in alcuni casi al Centro. «La Toscana – osserva la presidente Pacini – è l’unica regione del Centro ad avere quasi recuperato nel 2017 il livello pre-crisi. Il valore medio dei nostri associati segna un +4% nel 2016 e un +3% nel 2017. Ma nonostante i risultati di Pisa e della Toscana siano nonostante tutto confortanti, occorre che istituzioni, banche e politica pongano maggiore attenzione alla questione industriale. Perché senza crescita non c’è stabilità e per crescere è necessario investire in formazione, ricerca, infrastrutture e mettere il lavoro al centro. Siamo di fronte a una nuova globalizzazione in cui le imprese possono competere a livello internazionale senza delocalizzarsi grazie alle nuove tecnologie digitali e per questo il territorio ha ancora più importanza».

DA QUI la richiesta di un «potenziamento di infrastrutture e trasporti, essenziali per la crescita e la competitività. Dobbiamo costruire un’Europa interconessa e sicura, ma prima ancora una Toscana interconnessa in modo sostenibile, equo e sicuro: sicurezza significa sicurezza stradale, ferrioviaria e ambientale; sostenibilità significa indirizzare le persone verso una mobilità consapevole. A questo proposito l’Unione Industriale ha commissionato una ricerca su Ospedaletto per il rilancio dell’area. Ricerca che non è mai stata compiuta prima su un’area situata in posizione strategica, ma oggi in parte degradata e troppo frammentata» ha detto invocando maggiori finanziamento pubblici sul territorio.

SUL VERSANTE dell’occupazione la relazione evidenzia come «il mercato del lavoro è e sarà sempre più mobile e veloce e quindi con la necessità di una formazione continua». Il resto lo fa la «rivoluzione digitale» che rende evidente un gap di conoscenza da colmare affinché «la domanda delle aziende e le competenze dei lavoratori possano incontrarsi pienamente. Per questo sarebbe certamente utile cercare di alfabetizzare, a livello digitale, tutti i lavoratori e cittadini del nostro territorio». E poi i temi cari agli imprenditori, come la lotta alla burocrazia che frena lo sviluppo, la necessità di certezze da parte di chi progetta investimenti e, appunto, la promozione del lavoro femminile, tema sensibile per la presidente degli industriali, donna e affermata imprenditrice. «Le donne italiane hanno ancora uno dei tassi di partecipazione al lavoro tra i più bassi dei Paesi Ocse. I Paesi europei che hanno aumentato il proprio Pil di percentuali tra il 10 e il 20% in 50 anni lo hanno realizzato grazie a un corrispondente e forte aumento dell’occupazione femminile. Deve essere affrontato il tema della conciliazione vitalavoro in modo che le donne possano essere messe in condizione di lavorare serenamente, di garantire la propria indipendenza economica e lo sviluppo della società» ha detto invitando la politica locale e regionale a una maggiore attenzione al tema dell’occupazione femminile».

NEL CORSO dei lavori sono stati riconfermati vicepresidenti dell’Unione Industriale Pisana, Stefano Piccoli e Giancarlo Milianti. Erano inoltre presenti, con il direttore Mario Levrini, il presidente di Confindustria Toscana Marco Alessio Ranaldo, la presidente Gruppo Pini dell’Unione, Francesca Posarelli e il presidente Gruppo giovani, Antonio Tosi.

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