Porta a Mare: il nostro undicesimo incontro con i quartieri per raccontare il programma di Una città in comune

Oggi si è tenuto l’undicesimo dei nostri incontri nei quartieri: era la volta di Porta a mare, un quartiere attraversato da una delle arterie più trafficate di Pisa, che ha subito una forte deindustrializzazione senza che le amministrazioni abbiamo mai gestito le evoluzioni che questo comportava. Il risultato è stata una cementificazione selvaggia, andata a discapito di servizi, attività culturali e ricreative, spazi verdi.

Però deve essere chiaro che traffico, inquinamento, rumore, scarsi servizi e assenza completa di spazi culturali e sociali, poche e scollegate aree verdi non sono un destino.
Noi anzi crediamo che Porta a mare vada ripensata, illuminata, vitalizzata, valorizzando la presenza delle molte famiglie storiche e degli studenti e delle studentesse.

Proponiamo innanzitutto di cancellare i nuovi piani speculativi che prevedono colate di cemento, e di recuperare invece le strutture pubbliche abbandonate o sotto-utilizzate per mettere a disposizione della cittadinanza i servizi che mancano, per fare una Casa di quartiere, luogo di socialità, sport, cultura, mercato a chilometro zero, per valorizzare le botteghe, perché il piccolo commercio di prossimità è essenziale per la vita del quartiere. Anche la storia di Porta a mare deve essere valorizzata, in particolare quella antifascista.

Per la salubrità e la qualità della vita è poi necessario riattivare la centralina di misurazione della qualità dell’aria in via Conte Fazio, potenziare e ricucire percorsi ciclopedonali, mettere in sicurezza gli attraversamenti stradali e ricucire, curare e migliorare il verde, anche per la difesa dall’inquinamento e dal rumore, contro il cambiamento climatico e per una vera e propria rete ecologica. L’Arno è una grande risorsa: si deve valorizzare il rapporto col nostro fiume anche in relazione all’incile.

Infine, il centro di raccolta dei rifiuti: cancellato per favorire IKEA, crediamo che debba assolutamente essere ripristinato.
Una delle chiavi essenziali per raggiungere questi obiettivi è la progettazione partecipata del quartiere.

Una città in Comune
Unione Popolare

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