Povertà, le ricette dei candidati sindaco

domenica
3 giugno 2018
Testata:
TOSCANA OGGI VITA NOVA
Pagina:
III

Quasi in chiusura di campagna elettorale, dunque, anche a Pisa si è parlato di povertà, lavoro e disuguaglianze. Questioni finora forse un po’ sottaciute. Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Luca Lunedì, hanno assistito, sedute sul prato di fronte all’ex convento, oltre 150 persone.
Il confronto è partito anche dalle analisi dell’ultimo Rapporto sulle povertà della Caritas diocesana, dati che fotografano in modo chiaro le tante situazioni di disagio del comune capoluogo: delle 1.623 persone incontrate nel 2016, infatti, il 61% è senza lavoro e il 20,2% non ha casa. Non solo, circa un terzo delle 1.337 persone a cui la Cittadella della Solidarietà del Cep ha assicurato sostegno alimentare, ha meno di 18 anni.

A rispondere gli aspiranti alla carica di primo cittadino. Assente Michele Conti, sostenuto da Forza Italia, FdI e Lega. Non c’erano neppure Antonio Veronese (Patto Civico) e Raffaele Latrofa (Pisa nel Cuore) sostituiti dai candidati delle rispettive liste Giuseppe Mazzotta e Marco Masoni. Presenti, invece, Gabriele Amore (M5S), Francesco «Ciclo» Auletta (Una Città in Comune, Rifondazione Comunista e Possibile), Paolo Casole (Partito Comunista), Simonetta Ghezzani (Sinistra Italiana), Veronica Marianelli (Partito Socialista Italiano), Andrea Serfogli (Partito Democratico, Riformisti, «In Lista per Pisa», Campo Progressista e Civica Popolare) e Maria Chiara Zippel (liste «Pisani per Pisa», «Combatti per Pisa», «Pisa Libera e Sicura», «Battiti per Pisa» e «La Nostra Pisa»).

Sono stati questi i temi affrontati nella tavola rotonda fra i candidati sindaco, ospitata giovedi scorso nell’ex convento dei Cappuccini di San Giusto e promossa dal centro studi iCappucdni, un’iniziativa delle Acli provinciali, a cui hanno aderito una ventina tra realtà associative (Azione Cattolica, Scout Agesci, Bilanci di Giustizia, CittadinanzAttiva, Fondazione Toniolo, Iris, Chiodofisso, Libera, Ora Legale, Movimento dei Focolari, Gruppi Famiglie Insieme, Officina di Economia Solidale) e imprenditoriali (agenzia formativa Aforisma, cooperative sociali Axis, Il Simbolo e Alzaia, Research&Recycling, Arkea srl).

«Reddito di cittadinanza e potenziamento dei centri per l’impiego» sono le misure nazionali, proposte dal MSS, che in materia di contrasto alla povertà secondo il candidato dei «grillini» Gabriele Amore avranno un impatto positivo anche su Pisa. «In più – ha aggiunto – costituiremo un fondo comunale con cui finanziare bandi pubblici per sostenere progetti realizzati d’intesa con enti no profit, scuole, volontariato e parrocchie». Per Auletta, invece, è «insopportabile quel “prima gli italiani” che è la parola d’ordine di tanti candidati, soprattutto a scuola: semmai servono servizi educativi inclusivi e investimenti sull’educazione». Poi le proposte: «Pieno sostegno alla campagna “Miseria Ladra”, promossa da Libera e Gruppo Abele e realizzazione di un piano straordinario di lotta alla povertà che preveda la costituzione di un fondo unico per la gestione delle risorse». Parla di «riqualificazione ambientale sociale ed economica quali pilastri per il rilancio delle periferie», invece, Paolo Casole mentre Simonetta Ghezzani propone di utilizzare i plessi scolastici, «opportunamente ristrutturati, quali scuole di comunità aperte a tutti». Veronica Marianelli ha insistito sulla necessità di «prolungare il tempo pieno a scuola» mentre Serfogli si è concentrato sui problemi delle periferie citando «la riqualificazione urbana di Sant’Ermete, attualmente in corso, e quella dei Passi, che dovrà prendere avvio nei prossimi mesi» quali modelli d’intervento per le aree della città in cui si concentrano le maggiori situazioni di vulnerabilità. Maria Chiara Zippel ha proposto di «potenziare i Cief nei quartieri periferici e di attingere ai fondi del Coni per sostenere l’educazione allo sport dei bambini che vivono in famiglie in difficoltà». Marco Masoni ha sottolineato la necessità di «ampliare il sistema dei campi solari comunali, che già oggi prevede riduzioni ed esenzioni in base all’Isee, alle proposte delle associazioni sportive e musicali estendendolo a tutti i mesi dell’anno». Giuseppe Mazzotta ha insistito sulla necessità di una maggiore integrazione fra «famiglie, scuola e mondo dello sport». Tante, almeno nelle intenzioni, le proposte per sostenere e promuovere l’occupazione. Zippel lancia l’idea di «uno sportello comunale dedicato ad intercettare fondi europei da destinare alla creazione di lavoro», Serfogli punta «sull’utilizzo dei beni recuperati grazie agli interventi di riqualificazione di questi anni come incubatori per nuove imprese» e sulla «costituzione di un tavolo per l’innovazione per promuovere occupazione a partire dalle eccellenze della città». Marianelli indica «la lotta al degrado come opportunità attraverso la nascita di cooperative giovanili impegnate nella cura della città». Ghezzani, invece, chiede «di fare della gestione dei Piuss occasioni per creare buona occupazione evitando di affidarne l’apertura esclusivamente al volontariato» mentre Auletta incardina la sua strategia a tre punti: «Protocollo per la disapplicazione del Jobs Act, parità di mansione e salario anche nelle gare d’appalto e spinoff per giovani aziende alla Mattonaia».

Per quanto riguarda l’immigrazione, invece, «sì all’accoglienza diffusa» da parte di Marianelli e della Ghezzani, favorevole anche «ai centri Sprar, meglio adatti ad assicurare percorsi di accompagnamento personalizzati». Dello stesso avviso anche Auletta che, invece, dice no «all’apertura a Pisa di un Cie e anche ai centri d’accoglienza straordinaria gestiti dalle Prefetture». Parere positivo sull’accoglienza diffusa pure da Amore, »perché allontana la malavita» e Serfogli, per il quale, però fra le priorità vi dovrebbe essere anche «un impegno educativo a contrastare il clima crescente di odio razziale e guerra fra poveri che sta crescendo pure nei nostri quartieri». Per Mazzotta, invece, rimane fondamentale «l’attenzione all’educazione interculturale e la presenza di mediatori nelle scuole» mentre Masoni sostiene la necessità di «rendere il servizio civile obbligatorio per gli stranieri». «Il rafforzamento dell’osservatorio sulle legalità, recentemente istituito dal consiglio comunale» per Auletta e Ghezzani è il punto di partenza per promuovere politiche all’insegna della trasparenza e della legalità. Serfogli, invece, assicura «pieno sostegno alla rinascita dell’edicola di Libera, primo esempio in Toscana di bene confiscato alle mafie e destinato a finalità produttive, mentre Amore punta sul contrasto del gioco d’azzardo e delle ludopatie («colpa dei vecchi partiti»). Zippel propone «il turno di notte per la Polizia Municipale» e Marianelli insiste sulla lotta «alla micro e macrocriminalità».

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