Programmi e polemiche all’Unione Industriale

giovedì
7 giugno 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
1-VII

FRIEDMAN ATTACCA IL GOVERNO

«Segnali di ripresa evidenti ma servono infrastrutture»

Relazione della presidente Patrizia Alma Pacini all’assemblea dell’Unione industriale «Area di Ospedaletto da rilanciare, l’occupazione femminile decisiva per l’economia»

PISA

C’è chi parla di ripresina, chi di ripresa senza diminutivi (e anche, comunque, senza eccedere in entusiasmi). «In effetti numeri positivi si registrano per la Toscana, unica regione del centro ad avere quasi recuperato nel 2017 il livello pre-crisi secondo un recente Rapporto Confindustria-Cerved». E dalla fotografia dei dati economici toscani e pisani che Patrizia Alma Pacini, presidente dell’Unione Industriale di Pisa, apre la sua relazione all’Assemblea pubblica annuale dell’associazione. Al suo fianco Alan Friedman, noto giornalista ed economista, invitato per parlare di competitività dell’Italia in Europa e nel mondo; e il direttore di Irpet, Stefano Casini Benvenuti, intervenuto sul tema della competitività dellaToscanae di Pisa.

«Anche nella provincia di Pisa l’andamento anno su anno dal 2007 ha dato segnali positivi, pur con una pausa di riflessione a fine 2017 – continua PatriziaAlma Pacini – ma nonostante i risultati di Pisa e della Toscana siano tutto sommato confortanti, i dati della realtà economica italiana, troppo diversi e variegati, impongono un’attenta riflessione da parte di tutti: imprenditori, cittadini, autorità, banche e politica». Il territorio pisano, secondo la presidente degli industriali, «ha necessità di migliori infrastrutture e del potenziamento dei trasporti, entrambi essenziali per la crescita e la competitività. A tal proposito l’Unione Industriale Pisana ha commissionato una ricerca su Ospedaletto, finalizzata a proposte per il rilancio dell’area: «Abbiamo bisogno di maggiore attenzione e investimenti pubblici in questa direzione».

Non manca un riferimento al tema degli aeroporti. «Nuova pista di Firenze e People Mover di Pisa. Mi chiedo solo – commenta Pacini – perché quando arrivano investimenti si fa di tutto per metterli a rischio». Tra il pubblico quasi tutti i candidati a sindaco, oltre che l’uscente Marco Filippeschi. «Visto che siamo alla vigilia di importanti elezioni comunali, invito sia chi governerà il nostro comune, sia le associazioni e gli ordini professionali a mettere al centro il territorio come motore di sviluppo economico, sociale ed anche industriale per essere protagonisti attivi nella nostra regione e in Italia: Pisa ha certamente grandi risorse e grandi potenzialità».

«Il difficil e rapporto con la burocrazia» è un altro punto su cui pone l’attenzione nella sua relazione la presidente dell’Unione Industriali: «Ribadiamo che chi produce, beni o servizi che siano, ha bisogno di certezze e riferimenti normativi chiari e tempestivi: non dimentichiamoci che le nostre imprese, anche localmente, si misurano tutti i giorni sui mercati internazionali. E che i nostri giovani si muovono, si confrontano e crescono in un mondo globale».

La parità di genere in Italia è ancora un punto focale della relazione. «Il recente rapporto Ose evidenzia – sottolinea Pacini che le donne italiane hanno ancora uno dei tassi di partecipazione al lavoro tra i più bassi. Mi preme rilevare un dato: i Paesi europei che hanno aumentato il proprio Pil tra il 10% e il 20% in 50 anni lo hanno realizzato grazie ad un corrispondente forte aumento dell’occupazione femminile. Deve essere affrontato il tema della conciliazione vita-lavoro in modo che le donne possano essere messe in condizione di lavorare serenamente, garan tire la propria indipendenza economica e lo sviluppo della società. Invito la politica ad una maggiore attenzione al tema dell’occupazione femminile».

«Pisa fa parte della Toscana più dinamica», dice il direttore di Irpet, Stefano Casini Benvenuti, nel suo intervento in occasione dell’assemblea annuale dell’Unione industriale Pisana. Inoltre Casini Benvenuti colloca la Toscana nel “cerchio magico” che spicca per ripresa economica insieme ad Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. «Pisa spiega – è nella Toscana più dinamica grazie alla sua multisettorialità e alla capacità di esportare. Tra i settori principali il manifatturiero, i trasporti (in pratica la Piaggio), il pubblico impiego (formazione e sanità), che hanno capacità di attrazione dal resto della Toscana e dal Paese». Alla politica, la conclusione del direttore di Irpet, la scelta se investire nella Toscana dinamica (asse Firenze-Pisa) o nelle realtà più in difficoltà.

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