Questa mattina mi sono alzato e ho trovato l’invasor

L’amministrazione comunale di Cascina continua a prendere posizioni ostili nei confronti dell’antifascismo resistenziale, appena pochi giorni dopo la presunta rievocazione storica sulla Seconda Guerra Mondiale. Il neodeputato e assessore comunale della Lega Edoardo Ziello si è infatti dichiarato nettamente contrario alla partecipazione dell’ANPI alle iniziative di promozione della memoria all’interno delle scuole; l’accusa rivolta all’associazione dei partigiani è quella di non essere imparziale e di presentarsi agli studenti con una “maschera da antifascista per fare indottrinamento politico”, per “inculcare ideologie”. Tutto questo perché in una classe è stata cantata la canzone simbolo della lotta partigiana “Bella Ciao” dalle studentesse e dagli studenti. Tale inno può essere ritenuto fazioso soltanto da chi vuole escludere dalla memoria e dal ricordo collettivo chi diede la vita per liberare il nostro Paese dal nazifascismo. Abbiamo già denunciato l’ambiguità di una rievocazione storica che ha visto sfilare per le vie del centro cittadino prima i soldati tedeschi – con svastiche ed uniformi – e poi l’esercito alleato, restituendo ai cittadini di Cascina una rappresentazione semplicistica di quello che fu un complesso scenario di guerra con una molteplicità di forze in campo, tra cui quelle della Resistenza. È chiaro che l’attacco diretto all’ANPI e l’inspiegabile esclusione delle bande partigiane dalla rappresentazione del 27 aprile rientrano in una visione non solo molto riduttiva della guerra, ma che promuove anche una cultura contraria a quella antifascista. Opporsi al canto di un inno, che di fazioso non ha nulla – invitiamo per questo Ziello a leggere il testo – o attaccare le associazioni partigiane significa non condividerne quel valore antifascista, fondante della nostra Costituzione e del nostro Stato democratico, entrambi costruiti a partire dall’impegno e dalla lotta resistenziale. Non c’è bisogno di ricordare all’assessore e al suo partito che a questi valori sono tenuti a rispondere, per rispetto all’istituzione a cui appartengono e ai cittadini che rappresentano. Se promuovere la verità storica e i valori dell’antifascismo, della libertà e della democrazia significa essere imparziali ed estremisti, noi saremo sempre schierati dalla parte di chi ieri ha combattuto nel nome di questi ideali, cantando “bella ciao”.

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