Quest’anno è record per le formazioni civiche: sono 12

domenica
13 maggio 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
IX

 

PISA

Sono le liste civiche a suonare la carica. Ben dodici le formazioni che propongono la partecipazione popolare come “arma” in più per cercare di strappare ai partiti tradizionali lo scranno più alto di Palazzo Gambacorti e conquistare la guida della città. Un boom, quello del civismo, alimentato anche dalla miriade di comitati cittadini nati negli ultimi anni per combattere i piccoli e grandi problemi che affliggono i quartieri o una singola strada della città. E non è un caso che molti esponenti dei comitati siano finiti nelle liste delle formazioni “apartitiche” che si daranno battaglia fino al 10 giugno. Dodici le liste civiche, due coalizioni senza simboli di partiti, tre, in totale, gli aspiranti sindaci che sperano di conquistare il Palazzo percorrendo la strada del civismo. Dieci, invece, i partiti tradizionali che hanno presentato il proprio simbolo (Pd, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia che si presenta però unita alla civica Noi desso Pis@, Movimento 5 Stelle, Rifondazione comunista, Possibile, Partito comunista, Sinistra italiana, Partito socialista), uno in meno delle amministrative del 2013 e letteralmente circondati da quelli delle liste civiche, il doppio rispetto all’ultima tornata elettorale cittadina, otto in più delle elezioni di dieci anni fa. Quattro liste (In lista per Pisa, Riformisti per Pisa, Noi adesso Pis@, Una città in comune), sono riuscite a resistere ai mutamenti politici, cittadini e non degli ultimi anni contribuendo a cambiare la geografia politica locale o, quantomeno, la composizione delle coalizioni. Rispetto al 2013 nella coalizione di centrosinistra, che perde un simbolo, resistono Pd, In lista per Pisa e Riformisti per Pisa. Non ci sarà Italia dei valori, né Sinistra ecologia libertà che si e intanto sciolta ed è confluita in Sinistra italiana (ora a sostegno della candidata Simonetta Ghezzani) recuperando però un pezzo di Sel con la lista civica Con Danti per Pisa dell’ex assessore Dario Danti. Nello schieramento opposto, quello del centrodestra, sparisce il simbolo de La Destra, ma oltre a Lega Nord e Forza Italia (nel 2013 presenti come Il popolo della libertà), ci sarà anche la lista di Noi adesso Pis@-Fratelli d’Italia, le formazioni che alle ultime amministrative schierarono due liste – in contrapposizione al centrodestra – a sostegno di Diego Petrucci. Sulla scheda elettorale ci sarà anche il simbolo del garofano del Partito socialista, che nel 2013 confluì nella civica Riformisti per Pisa. Scompaio i “centristi” rappresentanti cinque anni fa dall’Unione di centro, mentre la coalizione a sinistra del Pd, quella formata da Una città in comune-Prc, si arricchisce del simbolo di Possibile. In continuità con le ultime amministrative il Movimento 5 Stelle, mentre a sinistra scompare il simbolo dei Comunisti italiani (che si è sciolto nel 2016) e appare quello del Partito comunista.

Danilo Renzullo

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