Tenuto conto che il 24 luglio 2014 l’assessore Serfogli in una lunga nota rilevava numerose criticità come si evince dal testo di seguito riportato: “Il Consorzio Nuovo Calambrone, anziché versare gli oneri di urbanizzazione per consentire al Comune di installare la rete fognaria bianca e nera, si è impegnata a realizzare direttamente tale opera per un importo di circa cinque milioni di euro, sottoscrivendo una convenzione. La Convenzione prevedeva la regolare esecuzione di tale opera a fronte della quale sono state presentate idonee garanzie fideiussorie.
Solo dopo aver completato le opere d’infrastrutturazione, ossia i sottoservizi, il Comune potrà realizzare gli interventi di riqualificazione (marciapiedi, parcheggi, rotatorie, illuminazione pubblica, aree a verde). Stiamo valutando, a livello giuridico, con l’avvocatura civica la possibilità di escutere, ossia incassare preventivamente le fideiussioni dei soci del consorzio inadempienti e nel frattempo dichiarati falliti, ma occorre ricordare che: 1. l’impegno a realizzare le opere è del consorzio e non dei singoli consorziati; 2. deve essere verificato di non ricadere nella revocatoria fallimentare.
Nei prossimi giorni realizzeremo a spese del Comune, rivalendoci sul Consorzio, il ponticello in località Cornacchiaia, fondamentale per l’anticendio, il manto di asfalto della corsia dissestata sul viale del Terreno, che presenta notevoli rischi per l’incolumità dei cicli e motocicli, lavori che saranno effettuati di notte per non interferire con le attività balneari.
La Convenzione è del 2008 e i lavori sarebbero dovuti terminare entro tre anni, ossia nel 2011 (interventi poi prorogati per venire incontro al Consorzio). Ad oggi lungo viale del Tirreno manca una centralina di spinta della fognatura, che non è collaudabile, alcune caditoie e il manto di usura. Una volta terminati i lavori, il Comune procederà alla realizzazione del progetto di riqualificazione, come previsto dal Piano delle opere pubbliche. Siamo consapevoli delle difficoltà generate dalla crisi economica e del mercato immobiliare, ma il Comune non può non garantire il completamento delle opere come erano previste in convenzione. Il Consorzio avrebbe dovuto farsi rilasciare dai singoli consorziati fideiussioni per il corretto adempimento degli impegni assunti in convenzione. Cercheremo, per quanto giuridicamente possibile, di escutere solo le fideiussioni degli inadempienti.
Si ricorda altresì che il ritardo nell’esecuzione dei lavori idraulici da parte del Consorzio ha anche portato allagamenti e danni al Teatro dell’Ospedale Americano. Le piante previste nella piazza del centro servizi saranno messe a dimora nella stagione autunnale” (http://www.pisainformaflash.it/notizie/dettaglio.html?nId=18582)