«Qui manca tutto» ma il Comune spende per mobili e arredi»

NAZIONE PISA Pagina: 3

«Qui manca tutto» ma il Comune spende per mobili e arredi»

«IN COMUNE A PISA Mancano mezzi per eseguire sopralluoghi nei cantieri, interi uffici sono privi di carta o di strumenti di lavoro moderni ed efficienti ma i soldi per le spese futili si trovano. Nonostante non siano stati pagati ancora parte degli straordinari del Giugno Pisano, già si preparano le spese per il capodanno 2014. Perla segreteria del sindaco si spenderanno oltre 3mila euro».
UN ATTACCO a testa bassa quello dei Cobas pubblico impiego che fanno le pulci anche alla segreteria del sindaco, alle prese con il rinnovo di alcuni mobili e arredi. Per onor di cronaca va però detto che le spese per questo capitolo – mobili e arredi appunto – sono state drasticamente ridotte per effetto della spending review. Lo diconio i numeri o meglio gli atti della direzione finanze di palazzo Gambacorti. Negli anni 2010 e 2011 l’ente ha infatti sostenuto spese per l’acquisto di mobili e arredi rispettivamente per euro 140mila e 157mila
per un valore medio di 149mila euro all’anno. Per il biennio 2013-2014 è consentito per legge spendere il 20% della media del biennio precedente, ovvero 29.803 euro complessivi. Di questi, appunto poco meno di 4mila andranno per il rinnovo degli arredi della segreteria del sindaco Filippeschi mediante ordine sul mercato elettronico della pubblica amministrazione. UNA SPESA comunque troppo elevata per i Cobas secondo i quali «non si acquistano arredi per uffici dove ce ne sarebbe bisogno per poi destinare fondi all’ufficio del sindaco. Nel frattempo, nonostante le denunce a mezzo stampa e alla Asl, alla sesta porta il sabato e la domenica non funzionano impianti e acqua calda».
TRA le spese del biennio precedente le voci più importanti sono relative alle scuole: tende per scuole materne ed elementari (80mila euro), altri arredi scolastici 68mila euro; arredi e impianto audio per la Sala del Ciuco per le sedute del consiglio comunale (visto che sala delle Baleari era in restauro) 75mila euro; tendaggi fonoassorbenti per la stessa sala 5mila euro; arredi e tende anagrafe e stato civile 8mila euro; restauro tavoli antichi sala matrimoni e sala rossa 3mila euro.
E ANCORA: «Si parla – continuano i Cobas – di trasferire anche gli uffici di via Facchini alla Sesta Porta, una struttura (poco capiente) che appena inaugurata è già piena di problemi. Via Facchini costata milioni di euro tra acquisto e ristrutturazione sarà svenduta per pagare People mover e Sesta Porta? E’ questo il benessere organizzativo di cui straparlano i nostri assessori, stipare dipendenti in spazi angusti? Nelle commissioni consiliari gli assessori dicono che tutto va bene ma interi servizi sono allo sbando, manca il personale per bandi e gare, perfino per le attività ordinarie. Abbiamo chiesto audizioni su molteplici argomenti senza ricevere risposta. E’ questa la democrazia pisana?».

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