Restituiamo la Mattonaia alla città

Scegliamo di tornare oggi, 2 maggio 2023, davanti alla mattonaia, nel cuore del centro storico pisano, per continuare a denunciare una ferita aperta della nostra città a cui nessuno riserva alcuna cura, lasciandola così peggiorare nel degrado in un mal riuscito processo di dismissione del patrimonio pubblico.

Questo complesso immobiliare, sito tra i vicoli interni di borgo e precisamente in Via degli Orafi, è stato costruito a partire dal 1985 con fondi destinati all’edilizia residenziale pubblica, ma la mancanza di un vero e proprio progetto esecutivo, che venne delineato solo a lavori iniziati, e i costi superiori a quelli preventivati, hanno rallentato il processo di realizzazione. Così a partire dal 2003 il Comune, nonostante i fondi impiegati nelle operazioni portate avanti per quasi vent’anni, decide di mettere in vendita questo spazio.
Oggi di anni ne sono passati altri 20 e le amministrazioni che si sono succedute non hanno riservato alcun investimento e cura verso la Mattonaia, anzi, oggi questa è in vendita per 2.190.000, una somma che certamente non modificherebbe il bilancio comunale in modo significativo.

Noi pensiamo che questo sia un complesso immobiliare prezioso che dobbiamo recuperare e togliere dal degrado e dall’abbandono, per restituire a Pisa case pubbliche e spazi di socialità, incontro ed economia sostenibile.
La Mattonaia infatti, oltre a diverse abitazioni, offre anche spazi commerciali e, al suo interno, è presente una bellissima piazza, oggi resa inaccessibile.
Non solo. L’edificio vede già predisposto l’impianto idrico, elettrico, e certamente si presta ad operazioni di autorecupero.
Riteniamo che la questione abitativa sia strettamente interconnessa alla questione ambientale e climatica, per questo gli investimenti comunali (ma anche quelli regionali e statali) devono essere funzionalizzati al recupero del patrimonio pubblico esistente.

Questo complesso è stato costruito con ingenti fondi pubblici ed oggi viene offerto al mercato privato con una stima a ribasso che viaggia sul confine del danno erariale.
Si tratta di scelte di investimento, basti pensare che il Comune tra il 2019 e i primi mesi del 2022 ha speso 1. 080 000 Euro solo per albergare le famiglie sfrattate nei B&B, finanziando sostanzialmente la negazione del diritto ad una casa adeguata.

Noi invece proponiamo un piano serio di investimento per il recupero della Mattonaia, il nostro programma è chiaro: toglieremo questo prezioso complesso dal piano di alienazione per restituirlo alla città, sia per le abitazioni, che per la piazza, oltre che per fondi commerciali.
Il recupero delle risorse avverrà attraverso il nostro piano di giustizia fiscale e di lotta all’evasione, ma anche grazie a progetti di auto-recupero.
Ci immaginiamo una città diversa dove la Mattonaia possa anche diventare uno spazio dedicato all’economia sociale, con spazi attrezzati per il co-working.
Vogliamo selezionare, attraverso un bando, un adeguato numero di imprese sociali (di nuova costituzione o costituite negli ultimi 4 anni) che possano usufruire degli spazi nel nuovo polo a canone agevolato, che soddisfino requisiti occupazionali, ambientali e sociali.

Altri spazi saranno dedicati invece per formazione e scambi di idee ed esperienze aperti a tutti gli attori del territorio, in questi spazi verranno promosse attività di formazione, workshop.
Inoltre, gli spazi aperti della Mattonaia saranno attrezzati per permettere di ospitare un mercato per i produttori locali, agricoli e non.

Questa è la direzione che intendiamo perseguire con una valorizzazione del patrimonio pubblico esistente e non con pratiche di svendita e dismissione portate avanti, indistintamente, da tutte le precedenti giunte.

Ciccio Auletta con Una città in comune e Unione popolare

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