Revoca Migliorini: tra Ziello e Conti un gioco delle parti per non fare chiarezza

“Non abbiamo certamente rivinto le elezioni per una visione molliccia o gentile di Polizia Municipale”. Sono semplicemente inaudite, ma non nuove, le dichiarazioni dell’onorevole Edoardo Ziello che attacca frontalmente il sindaco Conti per aver revocato l’incarico di Comandante della Polizia Municipale al dottor Paolo Migliorini, che lo stesso esponente della Lega aveva, invece, “sempre promosso” per questa nomina. “Un errore che pagheremo”: ecco i termini usati dal parlamentare della Lega che resta volutamente e ripetutamente omissivo sulle azioni da lui intraprese per promuovere la nomina di Migliorini, la cui difesa ad oltranza da parte dell’esponente leghista resta sempre più misteriosa e su cui sarebbe bene facesse chiarezza.

A parlare, infatti, sono gli atti che lo stesso Ziello conosce benissimo e che volutamente ignora. La questione è ancora più rilevante in considerazione del fatto che con la nuova Macrostruttura è venuta meno la distinzione tra funzione amministrativa e politica perché la Direzione della Polizia Municipale è posta direttamente sotto il controllo politico del Sindaco. A ciò si aggiunge che per questa Direzione non è previsto un Dirigente, ma una Elevata Qualificazione, secondo la recente modifica al Regolamento della Polizia Municipale approvato dal centrodestra in Consiglio comunale.

La revoca dell’incarico al Dottor Migliorini da parte del Sindaco Conti, avvenuta dopo una nostra richiesta di accesso agli atti su tutta la procedura e dopo pochissimi giorni dalla nomina, si basa sulla relazione del Dirigente comunale competente che evidenzia come, a seguito di due note provenienti dalla Procura della Repubblica, è emerso che Migliorini avrebbe omesso di dichiarare informazioni necessarie all’attribuzione dell’incarico Elevata Qualificazione (EQ) di comandante della Polizia Municipale, non dichiarando, in risposta a precisa domanda, l’esistenza di procedimenti penali a suo carico, come sarebbe stato suo obbligo in quanto candidato alla nomina; informazioni di cui senz’altro, come si evidenzia negli atti, lo stesso Migliorini era perfettamente a conoscenza.

Per noi il garantismo è il fondamento del nostro ordinamento, e pertanto delle eventuali responsabilità penali di Migliorini si occuperà la magistratura: ma la trasparenza è altrettanto fondamentale, e resta il fatto che Migliorini avrebbe taciuto consapevolmente dei fatti di estrema importanza, non permettendo al Comune di prendere decisioni ponderate sulla sua nomina e pertanto dimostrandosi quantomeno inaffidabile, in particolare per un incarico di tale delicatezza e che attribuisce enormi poteri.

In ogni caso lascia anche molto perplessi la nomina da parte del Sindaco Conti, visto che Migliorini già nel 2022 era stato oggetto di un provvedimento di revoca dell’arma di ordinanza e, a seguito della relativa istruttoria, non gli era stata conferita la qualifica di Agente di Pubblica sicurezza (e proprio questo comporta che ciascuno dichiari sempre il vero).

E’ un fatto molto grave, considerata la posizione che lo stesso Migliorini già ricopriva e su cui occorre che l’amministrazione comunale faccia chiarezza, sul passato e sul futuro. Cosa intende fare l’amministrazione comunale? Il Comune ha intrapreso delle azioni sia disciplinari, sia di fronte alle altre autorità competenti in merito alle evidenziate omissioni dell’ex-comandante della Polizia Municipale?

Di fronte a questi atti l’onorevole Ziello non ha nulla da dire oltre a rivendicare il modello di un comandante della Polizia Municipale “sceriffo” e dalle maniere forti? E il sindaco Conti come mai continua a tacere sull’intera vicenda, senza entrare mai nel merito? E gli altri partiti della maggioranza condividono la posizione di Ziello che questo è un “errore che pagheranno”?

Esigiamo trasparenza e chiarezza e per questo abbiamo chiesto che l’argomento sia affrontato con urgenza prima in commissione di controllo e poi in consiglio comunale.

Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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