Richiesta Argomento: Quale futuro per la Biblioteca Universitaria di Pisa.

A un anno e mezzo dalla chiusura del Palazzo della Sapienza e della Biblioteca Universitaria, stabilita il 29 maggio 2012 con ordinanza del Sindaco Marco Filippeschi, il futuro della più importante biblioteca cittadina, di proprietà del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, rimane incerto. Nonostante una parziale riapertura dei servizi bibliotecari presso la Residenza Studentesca Nettuno, studiosi e cittadini continuano a essere privati di un adeguato accesso a un patrimonio librario unico e insostituibile, per i danni che la Sapienza avrebbe subito a causa dello sciame sismico che ha colpito l’Emilia-Romagna nella primavera del 2012. Sullo stato dell’edificio e la reale entità dei presunti danni causati dal terremoto, tuttavia, nessuna perizia tecnica è stata ancora prodotta, nonostante l’ordinanza del Sindaco ne prescrivesse il completamento entro dieci giorni dalla chiusura. Intanto, il Ministro Onorevole Lorenzo Ornaghi si è pronunciato pubblicamente sul futuro della Biblioteca Universitaria, ribadendo il fatto che per essa “questo Ministero intende, d’accordo con l’Università di Pisa, confermare l’ attuale storica sede al termine degli interventi che si renderanno necessari a conclusione dei rilievi tecnici e architettonici, iniziati il 23 u.s.  a cura dell’Università e con la collaborazione dei tecnici del Ministero” (Lettera del Ministro Ornaghi alla CGIL-Funzione Pubblica, 21 marzo 2013). Nel tempo intercorso da allora l’Università ha avanzato la richiesta di vedersi trasferita la proprietà della Biblioteca Universitaria dal Ministero, senza tuttavia presentare alcun progetto sul futuro della stessa e del Palazzo della Sapienza. Di fronte alle preoccupazioni sollevate dall’opinione pubblica per i rischi di dislocazione della Biblioteca o di frammentazione del suo patrimonio librario, il Ministro Onorevole Massimo Bray ha sottolineato come le future scelte “dovranno essere sempre condivise con le istituzioni e le associazioni” (Intervista al Tirreno-Pisa, 18 ottobre 2013). Nel Consiglio Comunale del 12 novembre 2013 “Una città in comune-Rifondazione comunista” ha presentato un’interpellanza in cui chiedeva al Sindaco e alla Giunta: fino a quando intendano avallare la violazione sui tempi prescritti dall’ordinanza del 29 maggio 2012 per la realizzazione della perizia tecnica sul Palazzo della Sapienza; quali iniziative intraprenderanno per tutelare l’interesse della cittadinanza e il diritto alla trasparenze rispetto al futuro della più importante biblioteca pubblica pisana; se condividano la posizione espressa dal Ministro Bray e come intendano favorire il coinvolgimento e la partecipazione ai processi decisionali relativi alla Biblioteca Universitaria da parte delle associazioni di lettori, di cittadini e parti sociali. Per il tramite dell’Assessore alla Cultura Dario Danti, il Sindaco e la Giunta hanno risposto che ogni questione verrà discussa in una prossima riunione della Conferenza Università-Territorio.

Francesco Auletta, Una città in comune-Prc

Marco Ricci, una città in comune-prc

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