Riparte il progetto “Spiagge pulite”

mercoledì
30 maggio 2018
Testata:
TIRRENO PISA
Pagina:
IX

Volontari al lavoro oggi a Marina di Vecchiano anche per proteggere la fauna

VECCHIANO

Riparte l’operazione “Spiagge Pulite”. Oggi i volontari saranno al lavoro a Marina di Vecchiano a seguito della collaborazione tra Legambiente, Unicoop Firenze, il liceo artistico Porta Romana di Firenze, il Comune di Vecchiano e il Parco Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli.

La pulizia si svolgerà in uno dei pochi tratti litoranei sabbiosi della Toscana che ancora mantengono caratteristiche naturali ed è tutelato come riserva integrale e sito della rete Natura 2000, principale strumento per la conservazione della natura dell’Unione europea. Non a caso, quest’area ospita ancora tre specie di uccelli, che in questo momento sono impegnati nella delicatissima fase della nidificazione. Le specie in questione, per il loro precario stato di conservazione, sono particolarmente protetti dalla Direttiva uccelli: sono il fratino, la calandrella e il succiacapre.

La campagna ventennale di “Spiagge Pulite” si pone il duplice obiettivo di rimuovere manualmente l’enorme quantità di rifiuti abbandonati e riportati dal mare e allo stesso tempo quella di informare i cittadini e i partecipanti sulla presenza delle tre specie, che per le loro particolari abitudini per essere tutelate devono anche essere (prima) conosciute.

Le tre specie, infatti, nidificano lungo tutto il sistema dunale: il Fratino predilige gli spazi pianeggianti dell’ante/duna, nella parte più interna della spiaggia, la calandrella e il succiacapre invece nidificano su tutto il vasto ambiente retrodunale, ricco di arbusti sparsi e ampi spazi pianeggianti. Tutte e tre le specie, estremamente mimetiche, nidificano direttamente al suolo e la loro nidificazione è messa fortemente a rischio dalla presenza di persone e cani che vaghino o sostino al di fuori dei sentieri di accesso al mare o nelle parti più interne della spiaggia. Per il Fratino, poi, la pulizia meccanica delle spiagge, eseguita a partire da aprile, costituisce un’altra gravissima criticità.

A tutti volontari e le volontarie di oggi saranno comunicate le caratteristiche di questi animali, indirizzando la pulizia su tratti sabbiosi limitati e agevoli da pulire in cui certamente non è stata registrata la presenza dei tre uccelli. La loro presenza è fondamentale perché rappresenta un indicatore importante dell’integrità degli ecosistemi dunali e la loro conservazione si associa pertanto a quella del loro habitat, la sottile e bellissima fascia tra terra e mare. «Preservare questo paesaggio – spiegano gli organizzatori – costituisce per noi una garanzia per la protezione dell’entroterra dagli aerosol salmastri e dall’ingressione di acqua salata nel sottosuolo. La conservazione è dunque fondamentale non soltanto perché non crolli tutto il sistema, ma soprattutto per noi che da esso dipendiamo per innumerevoli attività».

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