Ripristino Lam all’aeroporto: le bugie elettorali di Conti e della destra

“Voglio ricordare a Filippeschi che, diversamente da lui, io non ho padroni e che i miei riferimenti sono il bene comune e la qualità della vita dei cittadini. Qualità che con evidenza non sta a cuore al Pd e ai suoi rappresentanti, che come primo atto di arroganza hanno cancellato l’utile Lam Rossa, sempre piena, che facilitava il collegamento della città con l’aeroporto. Noi ci impegniamo a riportare questo servizio essenziale per i cittadini e per i turisti, che hanno il diritto di scegliere come gestire i loro spostamenti”. Era il 29 aprile 2018 e l’allora candidato sindaco Michele Conti così dichiarava alla stampa: una delle tante incredibili promesse da campagna elettorale circa gli interessi che la destra (da Pisa nel Cuore a Forza Italia, dalla Lega a Fratelli d’Italia) avrebbe tutelato, una volta al governo della città. A distanza di un anno e mezzo, la realtà emerge in tutta la sua evidenza: gli interessi che l’attuale maggioranza tutela sono sempre i soliti, quelli di sempre, quelli di prima, quelli dei ricchi.

In occasione della discussione sul bilancio, abbiamo presentato infatti un ordine del giorno con cui chiedevamo che il ripristino della Lam fino all’aeroporto venisse inserito all’interno del nuovo Piano urbano per la mobilità sostenibile, individuando al contempo le risorse necessarie per finanziarlo. Una proposta in coerenza con la battaglia che portiamo avanti da anni, anche con una petizione che ha raccolto alcune migliaia di firme. La maggioranza ha seccamente bocciato la nostra proposta, a conferma che la destra in campagna elettorale ha spacciato alla città un mare di bugie, scegliendo di schierarsi nettamente con il potere economico di Corporacion America e la tutela dei suoi profitti e interessi: esempio ne è anche l’atteggiamento oggi favorevole alla nuova pista di Peretola.

Al riguardo, ricordiamo che la Giunta Conti, mentre aumentava il costo del biglietto del Pisamover a 5 euro, approvava anche, senza alcuna discussione, un riequilibrio del piano economico finanziario del People Mover, con cui si autorizzano nuovamente le compagnie private di bus ad arrivare fino ai terminal, garantendo così introiti al soggetto privato. Bocciando al contempo la nostra proposta di ripristinare un servizio pubblico ad un prezzo accessibile per tutta la cittadinanza, l’attuale maggioranza di questa città dimostra palesemente di non avere l’interesse pubblico tra le sue priorità.

Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile

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