Sabbiodotto e Darsena: affari d’oro a discapito della tutela del territorio. No alle compensazioni, chiediamo discussione urgente sul progetto

Ancora una volta, di fronte all’incapacità di immaginare e progettare una società che possa prosperare in equilibrio con l’ambiente e che sia quindi sostenibile anche per le generazioni future, si ricorre all’arma di distrAzione di massa: una volta era il “tubone” per l’acqua nel Massaciuccoli, oggi è il sabbiodotto sul litorale.

Si pensa così di far discutere la popolazione dei dettagli di un’opera che se non fosse vera sembrerebbe frutto di un gioco di bambini in una torrida estate balneare, per distogliere l’attenzione dagli enormi problemi legati alla sua realizzazione. Tutto questo anche per non mettere minimamente in discussione la logica economica che con la Darsena Europa porta a buttare immense colate di cemento in mare e in terra

E così ora ci troviamo davanti al “sabbiodotto” che, in una sola pagina della relazione tecnica, viene definito come “mitigazione”, o meglio ancora “strategia ottimale” per superare i fenomeni erosivi sul litorale e l’insabbiamento della foce dello scolmatore e del porto di Livorno.

Sostanzialmente le sabbie che giungono dallo Scolmatore dovrebbero essere dragate e trasportate per circa 2,5km da un tubo che le riporterebbe fino al litorale di Tirrenia in due punti di ripascimento, e in questo modo si dovrebbe compensare l’erosione causata dalla Darsena Europa.

Ci sembra ancora una volta un’idea semplicistica: un’opera enorme come la Darsena Europa altererà equilibri estremamente complessi e fragili, soprattutto ora che gli impatti del cambiamento climatico cominciano a farsi sentire sempre di più. E’ davvero credibile che un tubo lungo 2 chilometri e mezzo, piazzato in un ambiente delicatissimo e prezioso come quello delle dune e delle spiagge – peraltro già ampiamente danneggiate dalle attività umane – sia l’uovo di Colombo che risolve tutto?

Altrove hanno tentato di realizzarli, ma o non sono mai stati terminati o si sono rivelati insufficienti.

Noi crediamo che sia importantissimo capirlo e discuterne approfonditamente e per questo abbiamo chiesto che il progetto sia illustrato urgentemente nella Prima commissione consiliare permanente e che su questo si apra un confronto pubblico.

In tutto questo risuona il silenzio di chi, il Centrosinistra, ha voluto e progettato l’opera e di chi, il Centrodestra, ha finto di preoccuparsi per il litorale ma non ha mai messo in discussione la Darsena Europa chiedendo in questi mesi per bocca del sindaco Conti compensazioni. Questo progetto muove centinaia di milioni di euro di appalti: la Darsena Europa, e tutto quanto si porta dietro, sabbiodotto compreso, per chi progetta e per chi esegue i lavori è un affare d’oro.

Noi pretendiamo, invece, di conoscere e valutare gli effetti di tutto questo sui sistemi naturali e sulla comunità che vede modificare in modo così pesante il suo territorio e il suo mare. Per questo, visto che i tempi sono molto stretti, chiediamo che la questione venga affrontata in commissione molto rapidamente, e che tutta la cittadinanza sia coinvolta nella discussione.

Una città in comune – Rifondazione Comunista

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