Santa Croce in Fossabanda la giunta dà il via libera

TIRRENO PISA Pagina: VIII

Santa Croce in Fossabanda la giunta dà il via libera
Definitala delibera: l’ex convento sarà residenza per studenti fuori sede
Ci sarà un punto ristorazione. L’immobile resta comunque nel piano vendite

Stanno per arrivare a conclusione le intese su Santa Croce in Fossabanda, ex convento e albergo destinato, in via temporanea, a diventare residenza per studenti fuori serie. La giunta comunale ha infatti definito la delibera con la quale scioglie tutti i nodi sulle modalità di utilizzo dell’immobile e sulle sue prospettive.
Sono circa cento i posti letto che saranno allestiti all’interno di Fossabanda per rispondere alle esigenze abitative degli studenti. Iti attesa, e questo negli accordi è ben sottolineato, che il Dsu (l’azienda per il diritto allo studio universitario) porti a compimento costruzioni e recuperi relativamente alla nuova residenza di San Cataldo e all’immo bile In ail di via Paradisa (delle due situazioni parliamo in modo dettagliato a fianco).
Altro punto essenziale della delibera di giunta è che l’ex convento di Santa Croce in Fossabanda resta nel piano vendite dell’amministrazione comunale, secondo quanto espresso dal consiglio. In particolare, l’atto prevede che possa avvenire la riconsegna dell’ex convento, in un arco di tempo di sei mesi, se il Comune dovesse ricevere un’offerta tale da valorizzare l’immobile. Nelle intese è specificato che saranno a carico del Dsu gli interventi di ripristino e manutenzione che si rendano necessari per l’adeguamento della struttura, secondo quanto concordato anche con la Sovrintendenza.
Sotto il profilo economico, il canone di concessione temporanea di Santa Croce in Fossabanda è stabilito in 225.00( euro. Dopo che la delibera sarà stata approvata dalla giunta, verrà stipulato un apposito protocollo dai soggetti istituzionali che fanno parte della Cut (conferenza università territorio) in cui sarà stabilito il contributo che dovrà arrivare da Comune e Ateneo: la cifra è fissata in 65.000 giuro all’anno da parte di ciascun ente. In questo modo il costo che resta al Dsu scende a 95.000 euro.
Dall’amministrazione comunale si specifica come questo intervento abbia caratteristiche «eccezionali e non ripetibili».
L’assessore al patrimonio Andrea Serfogli, in particolare, sottolinea come in questo modo «si sia trovato un equilibrio nell’interesse generale che evita a un bene dal valore storico-monumentale di restare inutilizzato, riuscendo al tempo stesso a rispondere ad un’esigenza della città». Si tratta dunque di un altro fronte di collaborazione tra Comune e Università dopo, ad esempio, l’intervento di edilizia sperimentale in via da Buti.
Inoltre, a Santa Croce in Fossabanda troverà posto temporaneamente un punto ristorazione del Dsu che servirà anche il vicino Polo Piagge dell’Università.

Condividi questo articolo

Lascia un commento