Scandalo Stallette, tutto da rifare La spesa lievita di 640mila euro. Nuova :corsa contro il per non perdere i contributi

NAZIONE PISA Pagina: 7

Scandalo Stallette, tutto da rifare La spesa lievita di 640mila euro. Nuova :corsa contro il per non perdere i contributi

UN BANDO nuovo di zecca per affidare i lavori di completamento delle ex Stallette, investite negli ultimi mesi da una bufera politica e burocratica da cui il Comune di Pisa sta provando a uscire con le ossa rotte il meno possibile. Scartata la possibilità di riaffidare d’ufficio i lavori alla ditta seconda classificata nel precedente appalto, la partita ora si riapre e fra quindici giorni sarà pubblicato un nuovo bando. Si allungano i tempi per il conferimento dell’incarico. Tempi burocratici che gli uffici hanno sinora provato ad accelerare nei limiti delle possibilità, redigendo un nuovo progetto esecutivo e lavorando ora a quello definitivo e al nuovo bando. Annullati i precedenti impegni di spesa, per completare i lavori serviranno 639.599 euro e almeno sei mesi di cantiere. Una cifra che comprende 240 mila euro già stanziati per la variante all’edificio B e 400mila (soggetti a ribasso di gara) per finire i lavori. L’aspettativa è riaprire il cantiere entro il primo luglio per concludere l’opera entro dicembre 2015, la data cruciale superata la quale il Comune, se non sarà tutto finito, dovrebbe restituire i finanziamenti europei. Sei mesi, dunque, per completare quei lavori alle ex Stallette sul cui stato d’avanzamento la commissione controllo e garanzia è ancora in attesa di una particolareggiata relazione da parte degli uffici. Relazione che ad oggi, ancora, manca all’appello dei consiglieri della commissione che, a tappe rallentate, sta andando a fondo allo scandalo Stallette.
LA CORSA contro il tempo è aperta da settimane, da quando cioè il bubbone è esploso e ha messo in evidenza una gestione dei lavori pubblici su cui, per stessa ammissione degli uffici, è mancato il necessario controllo. Il nodo della vicenda è stato l’uscita di scena della ditta Rota che aveva vinto la gara d’appalto, dato l’avvio ai lavori e percepito quasi un milione di euro per stati di avanzamento che, dopo controlli tardivi, non corrispondevano ai lavori eseguiti. Per questa ragione, il Comune ha già chiesto i danni al commissario giudiziale che segue le vicende della ditta ora alle prese con un concordato preventivo. Ottocentomila euro di danni di risarcimento chiesti dal Comune e, parallelamente, una inchiesta della Procura e una interna del Comune su tecnici e direttori dei lavori che hanno seguito l’operazione Stallette. Una inchiesta interna che dovrà accertare le singole responsabilità e il cui esito potrebbe arrivare alla Corte dei Conti. Una faccenda che, nonostante i rattoppi attivati da assessorato e uffici, resta scottante e lascia il campo aperto alle opposizioni che hanno sollevato il caso ora diventato simbolo del mancato controllo nell’impiego dei soldi pubblici.

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