Sciopero climatico globale: scendiamo in piazza

Domani venerdì 19 aprile scenderemo in piazza per lo sciopero climatico globale.

Gli effetti della crisi climatica e ecologica sono ormai evidenti anche nel nostro territorio: l’aumento delle temperature medie, le ripetute siccità e gli eventi estremi sempre più frequenti sono parte della nostra quotidianità.

Come lista di cittadinanza abbiamo come punti fondamentali del nostro programma la mitigazione e l’adattamento agli effetti della crisi climatica e ecologica. Per questo da anni lottiamo contro le grandi opere che centrodestra e centrosinistra vogliono realizzare nel nostro territorio: dalla Darsena Europa alla nuova Pista di Peretola, fino alla Tangenziale Nord-est e al devastante progetto di una nuova Base Militare nel cuore del Parco di San Rossore. Al contempo, in questi mesi, stiamo facendo una battaglia contro i tagli indiscriminati di alberature in città e contro le nuove cementificazioni di aree verdi per la realizzazione di parcheggi, che incentivano l’uso dei mezzi privati, con gli effetti nefasti che questo ha sull’ambiente e sulla salute delle persone.

Al di fuori del contesto locale, l’urgenza di agire si può però concretizzare solamente attraverso la mobilitazione e la convergenza, parole chiave di questa giornata.
In un momento di crescente repressione del dissenso, di militarizzazione della società, di smantellamento delle garanzie sociali, di precarizzazione del mondo del lavoro e di aumento vertiginoso dei profitti delle multinazionali, soprattutto quelle del fossile, sosteniamo convintamente le rivendicazioni di questo sciopero. In particolare sosteniamo la proposta di legge regionale per l’intervento pubblico che il Collettivo di fabbrica GKN sta portando avanti per una reale transizione ecologica dello stabilimento.

Domani scioperiamo per un futuro di giustizia climatica e di pace, per una Palestina libera e per una filiera produttiva socialmente e ambientalmente integrata.

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