Sciopero per il clima: il tempo è finito, è l’ora di scelte radicali

Venerdì 24 settembre 2021 ci sarà lo sciopero globale per il clima. Ancora una volta si chiameranno in causa i e le leader mondiali, in particolare del Nord del mondo.

Perché ancora non si fa quanto va fatto, e perché la crisi ambientale, così come quella sanitaria, sociale ed economica in cui il mondo si trovava già prima della pandemia, si è acuita. In particolare per i più poveri e le più povere di ogni parte del pianeta. Crediamo che sia particolarmente utile e importante che a livello globale il movimento dei Fridays for Future stia mettendo l’accento sulle diseguaglianze e le ingiustizie sia tra i diversi Paesi sia nei singoli stati.

La battaglia per il clima assume così una profonda connotazione politica in cui Una città in comune ritrova i fondamenti stessi della sua nascita. Una connotazione fortemente partigiana, che non può essere nascosta o addirittura smentita attuando operazioni che ne negano la natura stessa. Ad esempio, non è sicuramente con il nucleare che salveremo il futuro delle giovani generazioni, non è con iniziative di ripulitura superficiale dell’esistente che si cambierà la sostanza delle cose. Non si può pensare di continuare con le città invase dalle auto e arrestare il riscaldamento globale.

Il tempo è finito, è il momento delle scelte vere, profonde, radicali. Si può stare da una parte o dall’altra: l’attesa, i tentennamenti, l’ipocrisia delle scelte di facciata equivalgono a condannare il pianeta al disastro.

Per queste ragioni quindi anche noi parteciperemo alla piazza mettendo a disposizione il lavoro che ormai da tempo portiamo avanti in città, pensando globalmente e agendo localmente. Anni di programmi e proposte per una visione alternativa di città: da una mobilità sostenibile basata sul trasporto pubblico locale e sulla ciclopedonalità, alla lotta contro la cementificazione, per il recupero di spazi abbandonati e per le aree verdi pubbliche, alla richiesta di aggiornare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima, alla realizzazione di un parco agricolo della piana pisana.

Sono alcune delle proposte che portiamo avanti perché Pisa esca da vecchissime logiche di sviluppo economico costruite intorno all’edilizia speculativa, alla realizzazione di infrastrutture dannose per il territorio e inutili per la mobilità (parcheggi, Tangenziale Nord-Est, people mover…), ad un ingrandimento dell’aeroporto senza attenzione alla salute della cittadinanza e all’inquinamento, all’economia dei rifiuti. Visioni portate avanti dall’attuale amministrazione leghista in completa continuità con quella precedente di centrosinistra.

Un lavoro che vogliamo mettere a disposizione dei movimenti che qui oggi vogliono costruire un futuro che cammini sulle gambe della sostenibilità e della giustizia. Non sarà un cammino facile, ma è necessario: perché questa lotta è la lotta per tutte e per tutti.

Una città in comune

Condividi questo articolo

Lascia un commento