Scontri al corteo: 4 studenti feriti

TIRRENO PISA Pagina:1-III

Scontri al corteo: 4 studenti feriti

La protesta dilaga, invaso l’aeroporto. Sfondato il cordone della polizia che presidiava gli ingressi: tre agenti contusi, manifestanti nei guai per resistenza e lesioni

di Danilo Renzullo ì PISA

Dai picchetti alle occupazioni. Decine di lavoratori ieri hanno incrociato le braccia per contestare le politiche del governo Renzi.
L’aeroporto Galilei, che è stato invaso, è diventato il centro delle rivendicazioni. A fine giornata il bilancio parla di tre poliziotti contusi e dell’arrivo di denunce per resistenza a pubblico ufficiale, violenza e lesioni.
Circa 70 persone si sono riunite davanti allo scalo – dove non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine per sostenere la lotta dei lavoratori della Gb srl. A fine giornata il bilancio parla di tre poliziotti contusi e dell’arrivo di denunce per resistenza a pubblico ufficiale, violenza e lesioni. L’azienda, attiva nel settore delle autorimesse e noleggio autoveicoli presso lo scalo pisano, dopo il ritiro di una procedura di licenziamento collettivo, ha dichiarato 11 esuberi. Obiettivo dei lavoratori: «Estendere la loro vertenza a tutte le aziende in appalto che operano al Galilei».
La giornata di mobilitazione indetta nell’ambito dello sciopero generale proclamato da Cobas, Cub, Usi e Adl Cobas contro Jobs Act, legge di Stabilità e l’abolizione dell’articolo 18, è iniziata all’alba con i picchetti davanti alla sede dell’Avr di Ospedaletto. I dipendenti dell’ azienda che opera in appalto a Pisamo nel settore dell’igiene urbana e della manutenzione stradale contestano «il tentativo di sostituire il contratto previsto nel capitolato di appalto, con uno economicamente più svan taggioso». I dipendenti dell’Avr si sono poi uniti ai lavoratori della Gb srl, ai facchini del Galilei, in sciopero per rivendicare «salari adeguati e sicurezza», riuniti insieme ai rappresentanti dei Cobas e ad un gruppo di autonomi all’esterno dell’aeroporto.
Fuori all’aerostazione il blocco di lavoratori, controllato dagli agenti della polizia schierati in assetto an tisommossa davanti agli ingressi, è rimasto in presidio scandendo cori contro il governo, il Comune e la Sat, la società di gestione dell’aeroporto. Dopo oltre un’ora, i manifestanti sono riusciti a forzare il cordone delle forze dell’ordine e ad entrare nell’aeroporto, dove sono stati accesi fumogeni e scanditi cori per chiedere a Sat un incontro sulla situazione dei lavoratori della Gb srl e delle altre aziende che operano al Galilei. Per oltre due ore, l’aeroporto (la cui operatività non ha subito conseguenze) è rimasto diviso a metà: da un] ato turisti e passeggeri, dall’altro manifestanti e forze dell’ordine. Diversi i momenti di tensione. I manifestanti hanno lasciato lo scalo quando Sat ha comunicato la disponibilità ad incontrare i lavoratori durante un tavolo che la Provincia convocherà il 24 novembre. In corteo, il presidio si è diretto al car rental del Galilei, dove i manifestanti hanno occupato una stazione di autolavaggio chiusa da anni e sciolto il presidio.

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